I dati negativi

Fine febbraio da “zona rossa” per la qualità dell’aria ad Andria

Michele Lorusso
Michele Lorusso
Dati che dovrebbero far riflettere se si considera che l'ubicazione della centralina di rilevazione è abbastanza defilata dalle zone dove si concentra maggior traffico e di cui non è dato conoscere la portata degli inquinanti
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La centralina di via P.N. Vaccina, l’unica in città che rileva la qualità giornaliera dell’aria, ha fatto registrare, nell’ultima settimana di febbraio ben 4 giorni di superamenti dei livelli di PM10 previsti dalla normativa. Il PM10, lo ricordiamo, è l’insieme di sostanze solide e liquide con diametro inferiore a 10 micron e possono derivare da emissioni di autoveicoli, processi industriali e fenomeni naturali. 

I giorni da “zona rossa” sono stati il 24, 25, 26 e 27 febbraio. In tre di tali date la qualità dell’aria registrata è stata scadente, mentre in uno è stata pessima. A fronte di un valore limite di 50µg/m³ sono stati registrati rispettivamente, 62µg/m³ nella prima giornata, 65µg/m³ nella seconda, 76µg/m³ nella terza e 69µg/m³ nella quarta.

Dati che dovrebbero far riflettere se si considera che l’ubicazione della centralina di rilevazione è abbastanza defilata dalle zone dove si concentra maggior traffico e di cui non è dato conoscere la portata degli inquinanti.

Al netto di ciò, nonostante più volte siano state rilevate le preoccupazioni degli andriesi circa le conseguenze derivanti dall’aria che respiriamo, gli stili di vita, che non riguardano solo ed esclusivamente la mobilità, ma anche, per esempio, il riscaldamento degli immobili, gli incendi appiccati nelle campagne e tante altre cose, restano gli stessi .

Ovviamente, le responsabilità di tale situazione non sono solo ed esclusivamente del cittadino, ma anche di chi dovrebbe dare l’esempio e che, invece, continua con modelli che andrebbero completamente messi in soffitta e che poco hanno a che fare con uno sviluppo sostenibile.

È necessario fermarsi prima che sia troppo tardi e i danni diventino irreparabili.

mercoledì 3 Marzo 2021

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Andria Rialzati
Andria Rialzati
3 anni fa

L’amministrazione,deve in qualche modo intervenire e aggiungerei anche drasticamente,tutto questo non è ammisibile,ci stiamo avvelenando.Allargare le zone pedonali e vedere di intercettare dei parcheggi a ridosso delle stesse,potrebbe essere un idea.

Giovanni Alicino
Giovanni Alicino
3 anni fa

In via vaccina oltre al traffico automobilistico è peggiorato x la decisione di far transitare i pulman di linea.

Laura Lorusso
Laura Lorusso
3 anni fa

La colpa è del sindaco che non chiude via Trani e le vie del centro..ma figuratevi..per quello che stanno facendo da quando si sono insediati…le gocce di sudore arrivano fino a casa…

Mario Piccolo
Mario Piccolo
3 anni fa

Spegnete sti cavoli di semafori

Sebastiano Guglielmi
Sebastiano Guglielmi
3 anni fa

Molto frequentemente dalla vecchia strada x Bisceglie SP13 si possono “ammirare” colonne di fumo denso dirigersi verso il centro abitato. La polizia urbana risponde di non poter fare nulla, quando arrivano sul posto è troppo tardi.