Cronaca

Aveva fatto ricorso contro la bocciatura, il tribunale gli dà ragione

La Redazione
Contestate la mancanza di coerenza rispetto ad alcuni elementi formali e la scarsa comunicazione con la famiglia
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Avevamo già dato notizia nello scorso settembre dell'antefatto di una sentenza che causerà scompiglio negli ambienti scolastici: la sez. III del Tar Puglia aveva sospeso il provvedimento di bocciatura di un liceale andriese, i cui genitori hanno fatto ricorso alla giustizia amministrativa, assistiti dagli avv. Michele Ursini e Stefania Campanile.

Nei giorni scorsi è arrivata la sentenza: i giudici hanno dato ragione alla famiglia del ragazzo, ritenendo spropositata la decisione di bocciarlo a fronte della documentazione prodotta dalla scuola a cui lo studente era iscritto.

«Al termine dell’anno scolastico – si legge nella sentenza – risultava che l’alunno era stato assente un solo giorno, aveva avuto sette ritardi e goduto di 13 permessi.
A seguito dello scrutinio finale, l’alunno non era ammesso alla classe quarta, avendo riportato una votazione di profitto sufficiente (voto 6) in sette materie e una votazione di lieve insufficienza (voto 5) in sei materie (con voto 7 in comportamento). Tale scrutinio finale era reso noto in data 12/06/2021, con la pubblicazione dell’elenco degli alunni ammessi e non ammessi alla classe successiva.
La determinazione coglieva di sorpresa i genitori dell’alunno, i quali, nelle rare comunicazioni con i docenti, in particolare con la coordinatrice didattica, avevano ricevuto rassicurazioni circa la possibilità di recupero nel rendimento scolastico del figlio, tenuto conto della mancanza di gravi insufficienze.
Nonostante le specifiche richieste, né il Dirigente scolastico né la coordinatrice chiarivano ai genitori le motivazioni della bocciatura dell’allievo, il quale aveva riportato una votazione media conclusiva pari a 5.90, poco compatibile con la scelta di arrotondare per difetto tutte le votazioni conseguite nelle materie di studio».

Il tribunale ha quindi rilevato che «la decisione dei docenti non è del tutto coerente con la votazione complessiva riportata dall’allievo (cioè con la votazione media finale, pari a 5.91/10), mentre le lamentele degli insegnanti, riportate nel verbale versato in atti, appaiono generiche, prive di riferimenti specifici»

Per questo motivo «la bocciatura scolastica subita dall’allievo resta carente di motivazione e adottata in assenza di una ragionevole e adeguata valutazione di tutti gli elementi caratterizzanti l’anno scolastico 2020/2021, durante il quale l’allievo ha seguito le lezioni con la modalità della didattica digitale integrata (DDI)».

Nel frattempo il ragazzo si è trasferito in un'altra scuola, dove frequenta e continuerà a frequentare la quarta classe.
 

martedì 18 Gennaio 2022

(modifica il 11 Aprile 2022, 9:18)

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Una madre
Una madre
2 anni fa

vorrei rispondere a chi fa ricorso alla bocciatura dell alunno…e al tribunale che da ragione alla famiglia…e agli avvocati che hanno riportato questo interessante risultato : la società è allo sfascio perché la scuola ha perso la sua AUTOREVOLEZZA con il consenso degli adulti delle autorità e dello stesso Stato..i ragazzi ignoranti e arroganti ce li meritiamo