Cronaca

Scompare il prof. Raffaele Licinio, tra i massimi esperti di Castel del Monte

La Redazione
Ha formato generazioni di studenti alla ricerca storica precisa e senza scadimenti nella retorica o nel sensazionalismo: tra le altre, ha sempre smentito stereotipi e interpretazioni fanta-esoteriche sul maniero federiciano
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Una mente lucida, affilata, ironica, appassionata: così era il prof. Raffaele Licinio, scomparso all’età di 73 anni, tra i massimi studiosi di Castel del Monte.

Professore ordinario di Storia medievale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari, sino al 1999 docente di Antichità e Istituzioni medievali nella stessa Facoltà e dal 2001 docente per supplenza di Storia medievale nella Facoltà di Lettere dell’Università di Foggia, direttore da novembre 2002 del Centro di Studi normanno-svevi dell’Università di Bari, già direttore dei Corsi di Perfezionamento in Storia del Mezzogiorno medievale e Cinema e Storia della stessa Università, fondatore e direttore tra 1995 e 1998 della «Scuola-Laboratorio di Medievistica» di Troia (Foggia), Raffaele Licinio è stato autore di numerose ricerche che, su un ampio arco di tematiche, indagano sui rapporti tra realtà istituzionali, assetto del territorio, strutture sociali e realtà produttive del Mezzogiorno bassomedievale, con particolare attenzione alle tematiche dell’incastellamento e ai problemi di storia agraria.

Ha fondato e diretto i siti: www.storiamedievale.net, www.mondimedievali.net, www.cinemedioevo.net.

Molto importante la sua attività di divulgatore: ha ideato i Mercoledì con la Storia, ricorrente e fortunato appuntamento culturale per presentazioni di libri e approfondimenti.

Tra i suoi lavori, più importanti, oltre a una imponente produzione di recensioni, articoli e saggi pubblicati sulle più importanti riviste di studi storici, vanno ricordate le monografie “Uomini e terre nella Puglia medievale. Dagli Svevi agli Aragonesi”, 1983; “Castelli, foreste, masserie. Potere centrale e funzionari periferici nella Puglia del secolo XIII”, 1991; “Castelli medievali. Puglia e Basilicata: dai Normanni a Federico II e Carlo I d’Angiò”, 1994 e 2010 (nuova edizione); “Masserie medievali. Masserie, massari e carestie da Federico II alla Dogana delle pecore”, 1998; “Castel del Monte: un tempio «virtuale»”, 2001; “Il naso del templare. Sei saggi storici su templari, corsari, viaggiatori, mastri massari e monstra medievali”, (insieme a Franco Cardini) 2012. Nel 2017 ha dato alle stampe il volume “Uomini, Terre e Lavoro nel Mezzogiorno Medievale (secoli XI-XV)”.

Ha formato generazioni di studenti alla ricerca storica precisa e senza scadimenti nella retorica o nel sensazionalismo: tra le altre, ha sempre smentito gli stereotipi e le interpretazioni fanta-esoteriche su Castel del Monte.

Il mondo della scienza e delle cultura perdono una grande personalità. La redazione porge le sue condoglianze alla famiglia.

domenica 4 Febbraio 2018

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