Cronaca

Asl Bat, calvario per la firma del contratto per i 31 infermieri vincitori di concorso

Michele Lorusso
Michele Lorusso
Un po' di umanità e condivisione avrebbe giovato a una categoria di persone che sopperisce alle carenze di scelte politiche scellerate
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Quando si parla di sanità, spesso, la mente collega tale termine con il concetto di mala sanità, perpetrata a danno dei pazienti. Questa volta, la “mala sanità” ha come protagonisti proprio gli infermieri che, spesso, sono individuati come i responsabili di tutto ciò che accade in un ospedale o in un reparto.

Il 13 luglio, alle ore 9.30 circa, i 31 infermieri, vincitori di concorso, sono stati convocati presso gli uffici di via Fornaci della Asl per firmare il contratto a tempo indeterminato. Un bel momento che è stato rovinato da un’accoglienza che non si riserverebbe nemmeno alle bestie, ovvero in piedi e sotto il sole cocente di queste giornate.

Già dalle prime ore, verso le ore 8.00, i primi arrivati sono stati informati del fatto che fosse stata avviata una riunione tra Dg e dirigenti per l’individuazione del criterio di chiamata per la scelta del presidio di assegnazione. Riunione che si protrae per tante ore, tant’è che, stremati, i 31 infermieri salgono al piano che ospita la direzione generale per un po’ di refrigerio e per avere informazioni circa la loro sorte, ma la risposta che ricevono non è delle migliori, gli addetti li invitano a scendere. Dopo l’agitarsi di alcuni animi e i malori di chi veniva da fuori, ecco che viene comunicato, in maniera arbitraria, il criterio di assegnazione che inizialmente non tiene conto della graduatoria stilata, ma che, dopo la rimostranze dei presenti, rispetta proprio quella graduatoria. Poi, il colpo di scena. Dopo altra riunione è comunicato ai presenti che la Asl assegnerà d’imperio le destinazioni.

Una giornata che doveva restare impressa come un bel ricordo, per l’ottenimento di un obiettivo per il quale si sono fatti tanti sacrifici, resterà nella memoria dei 31 come un trauma cagionato da motivazioni illogiche.

Sicuramente, non spetta a chi scrive esprimere valutazioni sull’accaduto e sui criteri utilizzati e che saranno utilizzati, però, un po’ di umanità e condivisione non avrebbe fatto male, anzi, avrebbe giovato a una categoria di persone che, con dedizione e sacrificio, cerca di sopperire alle carenze di scelte politiche scellerate e che, spesso, si trova a subire le conseguenze anche dagli utenti.

lunedì 16 Luglio 2018

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