Continuano, incessanti, le segnalazioni della puzza di bruciato (di plastica o altri materiali) nell’aria: già da diverso tempo, infatti, a tutte le ore della giornata e in particolare in serata, lettori ci scrivono per denunciare che l’aria diventa irrespirabile.
Da via Bisceglie a via Barletta, fino al centro città: è questo il raggio principale di azione del fumo che proviene dalla periferia e appesta le case e i polmoni dei cittadini, ma l’odore sgradevole e nauseabondo arriva anche in altre zone. «Stanotte è stato tremendo – ci scrive un lettore che risiede in una delle traverse di via Bisceglie -: la puzza di fumo ha impregnato le tende e abbiamo dovuto tenere le finestre aperte per evitare di soffocare. Ma continuava ad entrare aria asfissiante, una notte d’inferno!»: questa è una delle tante denunce giunte in redazione.
Bisogna però contrastare l’azione delinquenziale: non possiamo restare inermi di fronte a gente senza scrupoli che probabilmente appicca fuochi e brucia oggetti che danneggiano l’ambiente e la nostra salute.
«Cominciamo a raccogliere documenti – suggerisce il dott. Dino Leonetti – e poi vedremo se c’è qualche responsabile che dovrà prendere atto del danno che sta producendo a bambini, ammalati di asma, cardiopatici, donne in gravidanza»: si, perché le sostanze disperse nell’aria e nel terreno da questi incendi sono altamente pericolose per la salute di tutti, in particolare dei soggetti di cui sopra.
L’invito è a non rimanere passivi spettatori di questo scempio ma a rivolgersi alle Forze dell’Ordine, in particolare quando si avvista il fumo, perché possano intervenire prontamente e sorprendere l’irresponsabile di turno in flagranza di reato.