Cronaca

Assistenza specialistica agli alunni disabili, servizio sospeso? Montano le proteste dei genitori

La Redazione
Nelle scuole superiori non ci sarebbero più educatori fino alla fine dell'anno scolastico. Una mamma: «O paghiamo educatori privati o i nostri figli dovranno rimanere a casa»
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Una improvvisa doccia fredda, quella che hanno ricevuto alcuni genitori ieri: in maniera informale infatti è stato comunicato che domani sarebbe l’ultimo giorno in cui saranno presenti nelle scuole superiori della provincia Bat gli educatori per l’assistenza specialistica agli alunni disabili.

Ricordiamo che quest’anno il servizio è partito con estremo ritardo, perché la provincia ha appaltato a due cooperative soltanto a fine dicembre. La gara-ponte aveva il termine fissato a marzo: da allora ci sono state due proroghe, la seconda delle quali segna la fine delle attività a oggi, 24 maggio. Lavoratori e genitori si aspettavano l’ultima proroga del servizio, che avrebbe coperto la frequenza scolastica fino a metà giugno: invece tra mercoledì e giovedì sera la comunicazione solo informale che la proroga non ci sarà, anzi, il servizio sarebbe stato prorogato di un solo giorno, fino a domani 25 maggio.

I genitori però non ci stanno: in alcuni casi, infatti, è strettamente necessaria la presenza in classe di un educatore professionale che copra le ore in cui non è presente il docente di sostegno. Basti pensare agli alunni affetti da handicap gravi, per i quali il diritto allo studio evidentemente non è pari a quello di tutti i loro compagni. «O paghiamo educatori privati o i nostri figli dovranno rimanere a casa – denuncia la mamma di uno di questi alunni: già abbiamo dovuto attendere gennaio, ma ora sembra veramente una beffa. Io pago regolarmente tutte le tasse, eppure poi dovrei uscire di tasca mia i soldi per permettere a mio figlio di stare a scuola? Non è giusto! A questo punto ci si faccia un esame di coscienza, perché lasciare nuovamente i ragazzi senza educatori solo perché “tanto la scuola sta per finire” è davvero crudele e ingiustificabile».

A ciò si aggiunge che anche i lavoratori si ritroverebbero all’improvviso, con almeno 2 settimane d’anticipo, senza lavoro, nonostante ci siano tra loro educatori che lavorano da anni e anni per supportare la frequenza scolastica degli alunni con handicap.

Si attende ora di capire se lunedì, smuovendo un po’ le acque, il servizio sarà prorogato in extremis oppure l’assistenza non sarà più garantita. Seguiremo l’evolversi della vicenda.

venerdì 24 Maggio 2019

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