Cronaca

Sfruttano circa 2000 braccianti agricoli, patteggiano in otto

la redazione
Gli imputati, approfittando dello stato di bisogno dei braccianti, pagavano gli stessi 2,50 euro l'ora, per 14 ore giornaliere, in condizioni disumane
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Otto persone, che rispondevano a vario titolo dei reati di associazione per delinquere, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (caporalato), estorsione, omissione di soccorso, auto-riciclaggio e truffa ai danni dell’Inps hanno patteggiato pene comprese tra i 2 anni di reclusione e mille euro di multa.

Le accuse sono nate da un’inchiesta del 2018 che riguardava lo sfruttamento di circa 2000 braccianti agricoli, per la maggior parte tutti italiani e donne, reclutati nel sud est barese, per poi essere trasportati sia presso il magazzino dell’azienda agricola di Bisceglie, che nei campi del nord barese (agro di Andria, Trani e Barletta) e nell’agro di Trinitapoli.

In base a ciò che è emerso dalle indagini, gli imputati, approfittando dello stato di bisogno dei braccianti, pagavano gli stessi 2,50 euro l’ora, per 14 ore giornaliere, in condizioni disumane, e li costringevano a restituire al caporale 2 euro per ogni giornata lavorativa, facendogli guadagnare circa 110mila euro. Oltre a ciò, sono stati accertati più di 2 milioni di euro di profitto illecito e 53 mila euro di indennità indebitamente percepite dall’INPS.

sabato 25 Maggio 2019

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