È il giorno dopo il crollo della palazzina di via Pisani e con la luce del dì lo scenario è inquietante. Ieri, ad Andria, è stata sfiorata una tragedia. Fortunatamente non ci sono morti da piangere: né operai del cantiere (immaginate se il crollo fosse avvenuto nelle ore di piena attività), né tantomeno abitanti della palazzina crollata al civico 26 di via Gabriele Rossetti, già, perché la palazzina che è sprofondata ha l’accesso da via Rossetti. Sul lato di via Pisani, invece, un affittasi che si rifà a una sorta di piano ammezzato fortunatamente disabitato.
Stamattina sul posto, una folla di curiosi e soprattutto tecnici del Comune e il commissario Tufariello che ha seguito le operazioni di soccorso: «Dal punto di vista pratico ieri sera sono state avviate tutte le attività. La macchina dei soccorsi è partita con regolarità. Stamane abbiamo formalizziamo le ordinanze di accertamento tecnico preventivo dei danni d’intesa con i tecnici nominati dalla proprietà degli edifici adiacenti il cantiere». L’accertamento tecnico è fondamentale per stabilire se i residenti possono rientrare nelle proprie abitazioni. Al momento hanno avuto accesso alle attività commerciali solo i titolari delle due macellerie ubicate in via Pisani ed in via Rossetti.
L’unica presente nella palazzina al momento del crollo era una anziana signora di 91 anni. Albo Riccardina, persona nota, poiché è stata organista “storica” della chiesa dell’Altomare (sorella di Albo Taddeo di cui ieri, al momento del crollo, si celebrava il primo anniversario dalla sua scomparsa. Celebrazione alla quale, l’anziana signora non vi aveva preso parte data l’impossibilità di camminare autonomamente). La signorina Riccardina si aiuta nei movimenti con un girello e al momento del crollo, ieri, è stata raggiunta da alcuni agenti di Polizia di Stato e Polizia Locale che l’hanno aiutata a scendere le scale per abbandonare lo stabile pericolante. Era sola ieri in casa, al primo piano dell’abitazione sventrata, il cui soggiorno è ora esposto ora alla visione dei passanti (mentre al secondo piano c’era la cucina della sua abitazione); al piano terra, invece, viveva una coppia di giovani che fortunatamente non erano in casa al momento del crollo; da precisare che tale abitazione si incastra con la palazzina ma è indipendente dalla stessa. Sono case degli anni 50 i cui muri solitamente facevano da “spinta” cioè da contrafforte rispetto al fabbricato che era rimasto in piedi e che, evidentemente, perdendo il vincolo avrebbe ceduto.
Sta bene intanto Emanuele Basile, il vigile del fuoco 41enne di Matera che ieri è stato colpito da alcuni calcinacci crollati giù improvvisamente, mentre si effettuavano i primi rilievi. Il suo referto parla di due costole e tre braccetti di vertebre fratturate.
Spostata la fermata dei bus da via Pisani – La linea 7 per Quarto di Palo, da via Leoncavallo gira per viale Trentino, via Montegrappa, via Firenze, via Napoli e stazione.
L’impresa edile intanto stamane metterà in sicurezza l’area perimetrale interessata dal crollo al fine di garantire l’incolumità pubblica. L’intero cantiere intanto resta sottoposto a sequestro nella disposizione della magistratura che dovrà adesso accertare eventuali responsabilità nell’esecuzione dei lavori di demolizione.
Una pronta guarigione alla Nonnina e al Vigile del Fuoco