Cronaca

Ubriache in ospedale a 14 anni, anche ad Andria è allarme per l’alcolismo tra minorenni

La Redazione
Perché siamo arrivati al punto che il divertimento deve essere associato allo "sballo" a tutti i costi, alla perdita di coscienza, alla fuga dalla realtà? Che realtà hanno davanti agli occhi i nostri ragazzi?
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Quando i giornali nazionali riportano statistiche relative ad alcuni fenomeni, pare sempre che questi dati debbano essere “lontani” da noi, come se non possano riguardare la presunta isola felice (o quasi) in cui viviamo. Parliamo oggi di due casi almeno, entrambi legati all’abuso di alcool da parte di giovanissimi e giovanissime, che addirittura arrivano al Pronto soccorso in stato di grave ubriachezza.

Il fenomeno è presente in tutta l’Italia e nell’ultima relazione al Parlamento del ministero della Salute si evince che nel 2018 il 17% dei 38mila intossicati da alcol portati negli ospedali aveva meno di 14 anni. Un recente articolo del Corriere della Sera riporta che fra i 15 e i 17 anni sono in crescita i casi di «binge drinking», l’abbuffata alcolica finalizzata a ubriacarsi. Finiscono in ospedale più spesso le ragazze dei ragazzi perché gli enzimi del fegato femminile hanno meno capacità di metabolizzare l’alcol. E comunque la non metabolizzazione comporta rischi elevati (anche a fronte di piccole quantità di alcol) almeno fino a 21 anni, perché fino a quell’età (su un fisico non ancora formato) l’alcol non assorbito circola così com’è e causa intossicazioni. Interagisce con i neuroni e ne pregiudica il funzionamento, per esempio, con possibile perdita di memoria e orientamento.

Solo pochi giorni fa un caso particolarmente scottante: viene organizzata una di queste “abbuffate” di alcool per un compleanno di una 14enne, che invece racconta ai genitori che sarebbe andata in pizzeria a festeggiare con le amiche coetanee. I genitori ad un certo orario, ben oltre quello limite, non vedendo tornare la figlia si iniziano a preoccupare e cercano di contattare le famiglie delle altre invitate. Dove erano queste ragazze? Erano a ubriacarsi nei pressi di piazza Toniolo, in zona Fravina: la cosa molto grave è che una di loro ha abusato talmente pesantemente di alcool da essere poi stata ritrovata a vagare in zone di campagna periferiche dalle forze dell’ordine, che hanno poi rintracciato la famiglia e condotto la ragazzina in ospedale, per fortuna senza apparenti danni fisici se non quelli legati all’ubriacatura e con tanto spavento.

Questo caso ne ricorda un altro, questa volta segnalato in redazione dalla madre stessa di una 15enne: «Ho scoperto che mia figlia aveva bottiglie di vodka e vino nascoste nell’armadio da chissà quanto: lei dice che alcune amiche le hanno chiesto di tenere queste sostanze da parte ma afferma di non aver mai bevuto. Come fidarmi ora? Eppure pensavo di aver dato buoni valori e una educazione corretta a mia figlia: come faccio a farle frequentare ancora queste “amiche” che a 14-15 anni passano le serate a ubriacarsi? Ma chi vende a delle ragazzine questi superalcolici? Come faccio a farle capire davvero quanto è rischioso?».

Una serie di interrogativi pesanti a cui la società intera dovrebbe dare risposta: perché siamo arrivati al punto che il divertimento deve essere associato, in ragazzi così giovani, allo “sballo” a tutti i costi, alla perdita di coscienza, alla fuga dalla realtà? Che realtà hanno davanti agli occhi i nostri ragazzi, che pare vogliano fuggire a tutti i costi?

venerdì 24 Gennaio 2020

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Michele Franco
Michele Franco
4 anni fa

UN GIORNO LA PROPRIETARIA DI UN BAR,MI DISSE: CI DOBBIAMO ADEGUARE AI TEMPI…GIUDICATE VOI…

Quintofilippo1975@gmail.com
Quintofilippo1975@gmail.com
4 anni fa

Multe agli esercenti e supermercati soprattutto

Luigi
Luigi
4 anni fa

Poi nn piangete quando vi beccate multe salate, perché i primi siete voi a vendere che per guadagnare qualche 10 euro in più rischiate la vostra licenza.