Cronaca

Danni da clima “pazzo” e criminalità, gli agricoltori chiedono aiuto alla Ministra Bellanova

La Redazione
In Puglia «il 22% delle giornate di lavoro in agricoltura sul totale nazionale con 100mila operai agricoli, un mercato del lavoro di grande valenza da tutelare e semplificare. Gli imprenditori agricoli non possono farcela da soli»
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La tropicalizzazione del clima con fenomeni violenti e controversi che si abbattono sulle campagne ha provocato 3 miliardi di euro di danni in Puglia negli ultimi 10 anni. É quanto emerso nel corso dell’incontro del presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, accompagnato dai quadri dirigenti dell’Organizzazione, con il ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova, in visita nelle realtà agricole e agroalimentari della BAT.

«É da rivedere a fondo il meccanismo del Fondo di Solidarietà Nazionale perle calamità naturali che così com’è non risponde più alla complessità, violenza e frequenza degli eventi calamitosi, ma anche il meccanismo assicurativo deve essere ripensato, perché le polizze multirischio non coprono assolutamente le colture dagli eventi estremi che si stanno verificando a causa della tropicalizzazione del clima, oltre ad essere eccessivamente onerose. Anche i periodi in cui possono essere stipulate le polizze non sono più rispondenti alle necessità degli agricoltori. Dopo la crisi causata dal Coronavirus, l’ultima ondata di maltempo ha assestato il colpo di grazia alle nostre aziende», ha detto il presidente Muraglia.

É stata espressa soddisfazione dal presidente Muraglia per l’approvazione dell’emendamento al DL Rilancio che destina 426 milioni all’esonero per i primi sei mesi 2020 dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro appartenenti alle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole ma anche ippicoltura, pesca e dell’acquacoltura.

«La nostra Puglia agricola conta il 22% delle giornate di lavoro in agricoltura sul totale nazionale con 100mila operai agricoli, un mercato del lavoro di grande valenza da tutelare e semplificare. Gli imprenditori agricoli non possono farcela da soli, hanno bisogno di sostegno per garantire sicurezza agli operai agricoli», ha ricordato il presidente Muraglia.

Un risultato importante – ha sottolineato Muraglia – al quale va aggiunta anche l’istituzione di un Fondo emergenziale di 90 milioni a supporto del settore zootecnico, il rifinanziamento con 30 milioni di euro dello strumento della cambiale agraria e la destinazione di 30 milioni di euro aggiuntivi per il Fondo di solidarietà nazionale, per sostenere le imprese agricole danneggiate, oltre che dagli effetti del Covid 19, dagli attacchi della cimice asiatica.

«Le aziende hanno bisogno di sicurezza, perché la criminalità le costringe a vivere quotidianamente attanagliate in un clima di incertezza e paura. É necessaria l’attivazione di una cabina di regia tra il suo Ministero e il Ministro dell’Interno Lamorgese che coordini le attività delle forze dell’ordine, a cui va il nostro plauso, che va sostenuto dall’intervento dell’Esercito in alcune aree a forte rischio, in collaborazione con l’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura di Coldiretti che sta monitorando i fenomeni della criminalità nelle campagne attraverso le segnalazioni degli imprenditori agricoli», è stata la richiesta del presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, al Ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova.

«L’emergenza Coronavirus, poi, ha ingenerato pericolose speculazioni sui prezzi dei prodotti di prima necessità dal latte all’olio – ha aggiunto Muraglia – per cui servono controlli nei passaggi dal campo alla tavola. Qui siamo nella culla dell’olivicoltura pugliese. A incidere sulle imprese olivicole sono anche i prezzi pagati ai produttori, che non risultano remunerativi e spesso al di sotto dei costi di produzione. Un trend causato dalla presenza sul mercato mondiale di abbondanti scorte di olio spagnolo, spesso pronto a essere spacciato come italiano a causa della mancanza di trasparenza sul prodotto in commercio, nonostante sia obbligatorio indicare l’origine per legge in etichetta dal primo luglio 2009.

Su vino e olio, segmenti importanti dell’agroalimentare pugliese di qualità, servono campagne di comunicazione nazionali, per riattivare al meglio le esportazioni del made in Italy che hanno subito una pesante battuta d’arresto nei tre mesi di emergenza causati dal Coronavirus», ha concluso il presidente Muraglia.

martedì 7 Luglio 2020

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