Cronaca

​Alghe e schiuma di natura organica nelle acque di Bisceglie. Allertata l’Arpa Puglia

La Redazione
close
Alghe e schiuma di natura organica nelle acque di Bisceglie
Alcuni bagnanti hanno fotografato e filmato l'accaduto. Le rassicurazioni dell'Amministrazione comunale
scrivi un commento 80091

Alcuni bagnanti hanno dovuto addirittura fare ricorso alle cure farmacologiche per irritazioni sospette della pelle, conati di vomito e dissenteria. E’ la disavventura capitata anche a bagnanti andriesi che domenica avevano affollato alcuni tratti di spiaggia a Bisceglie.

In particolare hanno segnalato la presenza anomala di sostanze melmose che galleggiavano nelle acque antistanti la spiaggia de La Salata (stesse segnalazioni sono giunte da altri tratti della litoranea biscegliese). Tanto da spingerli anche a fotografare e filmare l’accaduto.

La preoccupazione principale è che potesse trattarsi di scarichi fognari da parte dei proprietari di alcuni villini che si affacciano lungo la costa. Una pratica che, oltre che essere illegale, sarebbe anche pericolosissima per la salute dei bagnanti.

Una ipotesi, però, prontamente smentita dall’Amministrazione comunale che ha già fatto sapere di aver avviato gli opportuni controlli. «Non solo. Abbiamo già interessato del problema – spiega l’assessore Gianni Naglieri – tutte le autorità preposte. A cominciare dalla Polizia Locale. Venerdì prossimo, ad esempio, abbiamo già programmato un vertice con Aqp, Asl Bt e tecnici comunali per fare il punto della situazione su tutta la costa biscegliese. Ma, soprattutto, abbiamo interessato l’Arpa Puglia trasmettendo loro foto e video dell’accaduto. Naturalmente si tratta di esami del tutto preliminari ma le risposte ricevute sono incoraggianti».

Infatti da Arpa Puglia hanno risposto all’assessore Naglieri che «dalla foto sembra proprio trattarsi di frammenti di feltro algale che si è staccato dal fondo, probabilmente con forte concentrazione di Ostreopsis ovata (la cosiddetta alga tossica, ndr). Il video invece evidenzia schiume di natura organica, molto probabilmente originate dall’accumulo del feltro algale di cui sopra. L’accumulo potrebbe essere stato favorito dalla presenza delle barriere in mare, che ha creato un confinamento». Naturalmente si tratta di un esame preliminare, basato solo sulle foto e sul video trasmesso. Ora si attendono gli esiti delle verifiche avviate.

Insomma, le condizioni meteomarine della scorsa settimana avrebbero causa il verificarsi di questa anomala produzione di alghe. L’auspicio è che tutto possa rientrare velocemente verso la normalità.

martedì 28 Luglio 2020

(modifica il 2 Agosto 2022, 13:14)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Aldo Capozza
Aldo Capozza
3 anni fa

La Asl Bt dovrebbe coinvolgere i Pediatri del territorio di provenienza dei bagnanti nel rilevare sintomi di questi fenomeni perchè ogni anno vari bambini che frequentano quel litorale presentano sintomi intestinali e respiratori solo che i genitori poi li portano ciascuno dal proprio Pediatra, chi ad Andria, chi a Ruvo, chi a Corato e magari sfugge la comune causa dovuta all'alga tossica.