Cronaca

Covid-19, è caos da contagi nelle scuole andriesi

La Redazione
Evidentemente i tamponi da effettuare sono tantissimi e bisogna evitare ulteriori rischi: in questa situazione, i genitori fremono per avere notizie sulla situazione delle classi dei loro figli
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Dopo i Licei, il Covid-19 colpisce anche le scuole primarie e medie di Andria: nelle ultime ore, si sono registrati contagi in diverse scuole andriesi, con alunni e docenti avvisati tempestivamente di rimanere a casa in attesa di nuove disposizioni. Al momento, risultano confermati casi alle primarie “FalconeBorsellino” e “San Giovanni Paolo” e alla media “Vittorio Emanuele III”, contagi però riconducibili a contesti extra scolastici.

Il sistema inizia ad andare in affanno: al momento, infatti, la normativa prevede che il dirigente scolastico, appurata la presenza di un caso positivo, debba contattare la Asl che detta disposizioni in merito. Decide, infatti, se lasciare a casa una classe, un gruppo di classi o addirittura tutta la scuola a seconda della ricostruzione della catena dei contatti del positivo in questione.

É sempre la Asl a dover poi convocare gli interessati a effettuare il tampone per verificare la diffusione del contagio: in questo caso, i Dirigenti comunicano alle famiglie notizie appena ricevute attraverso un canale dedicato proprio a queste emergenze.

Evidentemente i tamponi da effettuare sono tantissimi e bisogna evitare ulteriori rischi: in questa situazione, i genitori fremono per avere notizie sulla situazione delle classi dei loro figli. Sono tanti i genitori che ci hanno contattati preoccupati perché in attesa di comunicazione da parte delle scuole, che a loro volta attendono dalle Asl.

«I nostri figli oggi a casa – ci scrive una mamma -, sono le 11.30 e ancora non sappiamo nulla: nessuna comunicazione ufficiale sull’iter da seguire, quando effettuare il tampone ecc.». D’altra parte, «sapevamo che poteva succedere, nonostante tutte le precauzioni – spiega una docente -: anche noi aspettiamo, ma se non arriva conferma dalla Asl, ben poco può la scuola. Ci aspetta un lungo inverno».

A tutti la raccomandazione di rimanere in attesa, anche se non è facile, delle disposizioni e di rispettare le prescrizioni, in particolare evitando di mandare i figli a scuola in presenza da sintomi riconducibili a Covid-19. La scuola sta facendo un enorme sforzo per garantire sicurezza e didattica, ai genitori il compito di evitare comportamenti che mettano tutti a rischio

mercoledì 7 Ottobre 2020

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Savino scamarcio
Savino scamarcio
3 anni fa

Chiudete tanti bambini vivono con i nonni che aspettate unaltra berganmo?

Giovanni Alicino
Giovanni Alicino
3 anni fa

Ai genitori il compito di evitare comportamenti? Ma basta girare x le vie della città e rendersi conto dei ragazzi che frequentano le scuole di come si comportano non rispettando minimamente le regole. Gli stessi i quali rientrano nelle proprie case non rendendosi conto di quanto danno possono arrecare.

Confusa
Confusa
3 anni fa

E nel frattempo che la asl ricostruisce la catena dei contagi, le famiglie conviventi degli eventuali studenti coinvolti, che fanno? Sono da considerarsi in isolamento? Oppure possono andare al lavoro? Fratelli e o sorelle che frequentano altre scuole come si comportano?
Serve chiarezza… Qui invece è la torre di Babele!!!

Giovanni Alicino
Giovanni Alicino
3 anni fa

Da questo capisco che non si è preparati da chi di competenza. Se si deve aspettare tanto siamo proprio rovinati. È come il vaccino antinfluenzale, sembrava già essere disponibile dai medici di famiglia ma non è così.

Capitan Obvious
Capitan Obvious
3 anni fa

Grazie, passano la serata in piazza duomo senza mascherine, ma cosa si credevano, di essere Superman?

Compaesano
Compaesano
3 anni fa

La scuola non si può fermare.
Il fatturato perso si recupera, ma la costruzione della società che sarà alla base del futuro, quella non può avere pause o fermi, soprattutto tra i più piccoli.
Con buona pace per gli insegnanti con un piede già fuori degli edifici e la serenità di chi, lo stipendio, comunque vada lo recepisce.
Il ruolo dei docenti è fondamentale e tutto ciò che è fondamentale non va fermato.
Altrimenti spiegatemi perché i cassieri dovrebbero restare al loro posto nei supermercati.

Giovanna Alicino
Giovanna Alicino
3 anni fa

Ne hanno fatto una bandiera politica. La scuola non doveva riprendere in presenza per il momento. Per ovvie ragioni, solo i piccoli degli asili e delle elementari dovevano frequentare. Così da dare la priorità al lavoro.
Invece ora rischiamo di chiudere nuovamente scuole e attività economiche.
Faccio i miei complimenti agli ideatori di questo sfacelo.
Comunque non è ancora tardi per rimediare! Grazie per l'attenzione.

Angelo google
Angelo
3 anni fa

Tanta caciara tra plexiglas e rotelline , e nessuno pensava a quello che succede fuori dalla scuola e sui BUS.
Tanti tributi pagati per elargirli a società trasporti , poi vedi i ragazzi ammassati come bestie !
Tanti scienziati non Hanno pensato che il contagio non sarebbe avvenuto in aula ma fuori dagli istituti , sui bus , e la sera nei raduni giovanili.
Tanti dirigenti e politici da calci nel culo.

Riccardo Capozza
Riccardo Capozza
3 anni fa

In questo brutto periodo che stiamo attraversando non dimenticherò mai le parole di un mitico personaggio che insisteva nel dire che la mascherina non serviva ed il covid era sparito a qualcuno che gli ricordava di una seconda ondata gli diceva di fare terrorismo psicologico. Mah