Era in stato di coma vegetativo dal 16 novembre 2001, giorno in cui avvenne il tragico incidente che lo ha tenuto sospeso tra la morte e la vita fino a stamane, quando Emanuele Torelli, 42enne andriese è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e di tutti coloro che hanno conosciuto la sua storia tramite le pagine del libro “Ricordati di svegliarti: Diario di lotta e di attesa”, scritto a quattro mani da Nunzia Catalano (madre di Emanuele) e Andrea Colasuonno.
Incontrammo Nunzia e Andrea in redazione lo scorso luglio per parlare del progetto editoriale e di questi anni vissuti tra ospedali e cliniche, anche oltre il confine italiano per cercare di migliorare le condizioni fisiche del ragazzo che intanto si era fatto grande.
Emanuele era poco più che 20enne quando sino ad oggi ha vissuto nell’Alditrà. Anni di ostacoli, tra cavilli giudiziari, la perdita del padre e un dolore che non conosce fine…
La delusione di un non ritorno alla vita cede oggi il passo alla speranza di dare un senso a tutto questo e sapere che Emanuele ora può correre, abbracciare e respirare nel regno dei cieli. I funerali si terranno domani alle 10:30 in Cattedrale.
A Nunzia Catalano e ai suoi cari giunga l’abbraccio della nostra redazione.
Conosco la storia..
.un abbraccio a questa mamma coraggio…rip Emanuele ????????????❤
Anch'io conosco la storia…..alla mamma,fulgido esempio di amore materno,dico semplicemente di essere orgogliosa di aver svolto il suo ruolo oltre ogni limite umano.Un abbraccio.
Sentite condoglianze alla famiglia
Sentite condoglianze ????????????????
Avevo letto un po'di tempo fa la storia di questo ragazzo,,mi spiace tantissimo che abbia mollato,,,, Dio si prenderà cura di te,,!!???????????? Un abbraccio a sua mamma!!
Fa sempre male
,la morte di giovani per incidenti,io non la tollero!
Ciao Nunzia, io e la mia famiglia ti siamo vicini in questo momento così delicato e doloroso.
Ti abbracciamo ????????????
Un grande abbraccio ♥️
Salve! Vorrei sapere come far giungere un messaggio di cordoglio a Nunzia e alla sua famiglia. Grazie.
Ciao Nunzia, noi non ci conosciamo ma ho conosciuto Emanuele tanti anni fa a Cameri Aeroporto militare, dove lavoravamo insieme.
Ho ancora un buon ricordo di Emanuele, un brano ragazzo con tanta voglia di fare, di vivere, poi è successo che quel terribile incidente che ha cambiato la sua vita e ah stravolto la vostra, ci ha portato via una parte di lui.
Noi colleghi e amici siamo rimasti increduli ed esterrefatti nell'apprendere la terribile notizia quel giorno, e ricordo che ero in servizio in quel momento.
E' stato un momento durissimo, che come padre mi ha lasciato senza fiato.
In tutti questi anni ho sempre avuto un pensiero rivolto a lui.
La tua forza e la tua determinazione, resteranno un grande sempio per tutti noi.
Le mie più sentite condoglianze
Un abbraccio
Gerardo Gigante
Nn conoscevo suo figlio, ma immagino che pur trovandosi in un limbo, ha tenuto duro. Ora felice risiede nel regno dei cieli Condoglianze sincere signora da parte mia e mia moglie.