Cronaca

Oltre l’autismo e le difficoltà, Domenico si laurea in Filosofia con 103/110

Sabino Liso
Sabino Liso
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Domenico supera la barriera dell'autismo e si laurea in Filosofia con 103/110
"Narrazione e filosofia: un percorso in prima persona​": questo il titolo della tesi in Linguaggi di filosofia che il 36enne andriese ha discusso, lo scorso 23 ottobre, nella seduta di laurea all'università di Bari
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È, questa che vi raccontiamo oggi, una storia per molti impensabile, eppure è vera e vede protagonista un nostro concittadino “speciale” che ci rende tutti orgogliosi di appartenere a questa comunità. Una comunità che cresce e che non solo a parole cerca di essere sempre più inclusiva.

Parte da molto lontano questa bella storia. Parte proprio da quel 15 dicembre 1983, quando nasce Domenico, con un susseguirsi di fatti che sembrano ormai sempre più condivisi e frequenti: un bambino autistico che, insieme alle difficoltà personali, comincia a sperimentare anche quelle della società che negli anni ’80 non era molto attrezzata e aperta all’integrazione; e contemporaneamente alla storia di Domenico parte anche quella di Santa e Giacinto, madre e padre di due bambini autistici che cominciano ad affrontare tutte le battaglie ormai note dei genitori di questi bambini “speciali”: la scuola, i docenti di sostegno, le terapie quotidiane, l’assistenza sociale e mille altre.

Grazie alla caparbietà di mamma Santa e alla lungimiranza e all’apertura dei dirigenti scolastici delle scuole che ha frequentato, Domenico ha compiuto il suo percorso di istruzione obbligatoria e ha proseguito i suoi studi al Liceo Scientifico Nuzzi di Andria, dove ancora oggi ricordano lo splendido rapporto che il compianto professor Michele Palumbo ha instaurato con lui. Ed è proprio questo rapporto probabilmente che ha determinato la scelta della facoltà di Filosofia all’università di Bari dove, lo scorso 23 ottobre, nonostante l’emergenza Covid e tutte le difficoltà connesse, Domenico si è laureato con la votazione di 103/110 con una tesi dal titolo “Narrazione e filosofia: un percorso in prima persona”.

«Una vita fatta di piccoli passi quotidiani, resa ancora più difficile dalla perdita improvvisa di mio marito Giacinto – racconta mamma Santa -. La rete che Domenico è riuscito a crearsi intorno ha dato sostegno, forza e coraggio al suo carattere temprato dalle sfide di ogni giorno. La sua semplicità, l’empatia che è sempre riuscito ad instaurare con il prossimo, lo hanno reso una persona facile da accogliere e lo hanno aiutato nel suo atteggiamento pro attivo nei confronti della sua stessa condizione. Sono davvero felice come lo sarebbe qualsiasi altro genitore per questo favoloso traguardo perché ogni sua vittoria è la vittoria di tutta la famiglia, e spero che nel suo futuro ci sia ancora spazio per altre e più importanti soddisfazioni».

Auspichiamo tutti che questa città, così difficile ma così ricca di sorprendenti storie da raccontare, continui a progredire verso un modello di integrazione che arrivi in un futuro prossimo a permettere a tanti “Domenico” lo stesso traguardo. Da qualche parte ho letto che bisognerebbe curare la società e non le persone affette da autismo: quanta saggezza in un detto che ricorda a tutti noi “neurotipici” che la normalità non esiste e che siamo tutti unici ed inimitabili.

Questa bella storia sia di esempio e di speranza in questo periodo di grande difficoltà sanitaria, sociale ed economica.

lunedì 26 Ottobre 2020

(modifica il 2 Agosto 2022, 13:10)

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Paul Stv
Paul Stv
3 anni fa

Bravo Domenico!
Professore!