Cronaca

Ad Andria i morti di novembre 2020 sono quasi triplicati rispetto al novembre 2019

Lucia M. M. Olivieri
A novembre dello scorso anno i morti seppelliti presso il cimitero di Andria sono stati 56: dal 1° al 25 novembre 2020 i morti invece sono stati 136, di cui 80 per Covid
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Un bollettino di guerra che non dà scampo a nessuno, in particolare alla nostra città: abbiamo confrontato i dati sulla mortalità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

A novembre 2019 i morti seppelliti presso il cimitero di Andria sono stati 56: dal 1° al 25 novembre 2020 (e mancano 5 giorni alla fine del mese) i morti invece sono stati 136 di cui 80 per Covid. Solo questi numeri sono spaventosi: va aggiunto anche il dato di 1350 contagiati alla data del 24 novembre, che nel frattempo sarà aumentato ulteriormente. Il ritmo di crescita ad Andria è di 50 nuovi casi al giorno circa.

Simile la situazione di Barletta, dove il Sindaco Cannito ha chiuso temporaneamente il cimitero a causa delle troppe salme che ancora attendono la sepoltura. L’ordinanza del Primo cittadino ha disposto la chiusura al pubblico e l’immediata tumulazione delle salme anche di pomeriggio e in tutti i giorni della settimana, sabato e domenica compresi. Cannito ha riportato che dal 1° novembre al 22 novembre 2019 nella città della Disfida c’erano stati 35 decessi, nello stesso periodo di quest’anno i morti sono stati 95.

Un trend in continua crescita che accomuna le due città più grandi della Bat e che rischia di mettere in seria difficoltà anche il sistema cimiteriale andriese. Basta guardare anche le pagine del nostro giornale, dove negli ultimi giorni si sono succedute notizie di morti che seminano un’indicibile tristezza.

Immagini come quelle di Bergamo con i camion dei militari che trasportavano le salme sembrano a noi lontane, eppure basta andare al cimitero per vedere le salme che attendono sepoltura.

«La situazione epidemiologica in Puglia si aggrava ogni giorno progressivamente, con impatto oramai senza precedenti sulla tenuta del sistema sanitario»: così si legge in una delibera del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, del 20 novembre scorso, che stabilisce i nuovi “indirizzi per un’azione condivisa di contrasto alla pandemia”, tra cui assunzioni di medici, infermieri e Oss, accelerazione dell’approvvigionamento e distribuzione di attrezzature, misure per il decongestionamento dei Pronto soccorso.

Ma serve soprattutto una presa di coscienza collettiva: lo sforzo di rimanere in casa e di rispettare le misure ce lo dovrebbe imporre, laddove pare non funzionino le regole, almeno il rispetto per i nostri morti, troppi da piangere.

venerdì 27 Novembre 2020

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vincenzo inchingolo
vincenzo inchingolo
3 anni fa

Premetto che non sono un negazionista e tanto meno voglio fare polemica con questo mio commento ma se leggiamo attentamente questo articolo e facciamo due calcoli rispetto al Novembre 2019 quando ancora la pandemia era lontana qualche mese possiamo riscontrare che la situazione del Novembre 2020, se non vi fosse stato questa triste circostanza, rispecchia esattamente una mortalità in tempi normali. Novembre 2019 = 56 morti. Novembre 2020 = 136 morti di cui 80 per Covid, abbiamo 56 morti, praticamente gli stessi del Novembre dell'anno precedente. E' chiaro che quest'evento ha stravolto gli equilibri di vita normale. Parliamo comunque di una percentuale che si aggira intorno allo 0,08 % . Quindi non facciamo terrorismo mediatico e non angosciateci più di quanto lo siamo già. Per favore.

Andriese72
Andriese72
3 anni fa

Era ora che notizie del genere fossero diffuse per tacere i vari negazionisti

Franco
Franco
3 anni fa

I negazionisti, termine che ci si dovrebbe solo vergognare ad usare perché ricorda la negazione della Shoa, sono semplicemente quelli che pongono degli interrogativi.
Solo l'ignoranza e il desiderio sadico di diffondere paure può giustificare l'uso di questo termine che ha scopi offensivi.
Un cimitero che non riesce a tumulare appena 56 salme in una città di 100mila abitanti qualche problema ce l'ha, a prescindere dall'alibi Covid.

vincenzo inchingolo
vincenzo inchingolo
3 anni fa

Vabbè !!! Rinuncio a dare ulteriori risposte o spiegazioni. Vedo che la platea di questo articolo ha difficoltà a comprendere. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Vi auguro ogni bene.