Cultura

La comunità dell’8° circolo “Rosmini” incontra l’autista di Giovanni Falcone

La Redazione
La comunità dell’8° circolo “Rosmini” incontra l’autista di Giovanni Falcone
«Giuseppe Costanza, usando parole semplici e profonde, ha suscitato grande ammirazione e trasmesso, a chi lo ha ascoltato, un forte desiderio di giustizia e di amore per il nostro paese»
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In occasione del XXX anniversario delle stragi di Capaci e Via D'Amelio, per commemorare le figure dei due giudici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ai quali sono intitolati i due plessi di scuola primaria dell'8° C.D. “Rosmini” di Andria, la scuola ha incontrato Giuseppe Costanza, autista e uomo di fiducia del giudice Giovanni Falcone, sopravvissuto alla strage di Capaci.

L'iniziativa è inserita nell’ambito del progetto di educazione alla legalità "Le memorie di tutti”, promosso dal Ministero dell'Istruzione e dalla Fondazione Falcone, che culminerà nella manifestazione del prossimo 23 maggio nel plesso Falcone della scuola Rosmini, in via Barletta.

L’incontro, tenutosi in videoconferenza e in collegamento con Palermo, ha visto la presenza di alunni, genitori, docenti e personale scolastico, in una grande significativa lezione collettiva nella quale la scuola si è aperta al territorio per discutere insieme sul futuro di tutti.

«La testimonianza del signor Costanza – commenta il dirigente Carlo Zingarelli – è arrivata potente alla mente e al cuore della comunità scolastica che ha partecipato numerosa all’incontro. Il racconto degli otto anni vissuti accanto al giudice Falcone, del lavoro impegnativo e rischioso, della dedizione, del sacrificio, della determinazione nel perseguire la ricerca della verità e della giustizia, ha emozionato adulti e bambini. Giuseppe Costanza, usando parole semplici e profonde, ha suscitato grande ammirazione e trasmesso, a chi lo ha ascoltato, un forte desiderio di giustizia e di amore per il nostro paese; un paese martoriato, ma anche pieno di grandi uomini, di eroi che hanno dato la vita per il nostro futuro e per costruire una grande società civile ispirata ai valori della Costituzione e sempre unita per sconfiggerel’illegalità. Gli uomini coraggiosi – dice Giuseppe Costanza – non devono mai essere lasciati soli e la memoria di ciò che è stato va trasmessa ai più piccoli per portare avanti l’pera iniziata. 

Questa testimonianza sentita e vissuta in prima persona ha fatto trasparire amarezza, rabbia, delusione, impotenza maanche e soprattutto coraggio, speranza e fiducia nelle nuove generazioni. I bambini sono rimasti affascinati da tanta saggezza espressa con la semplicità e la fermezza di un nonno che racconta storie vere e vissute. Gli adulti, gli educatori e i genitori presenti, sono rimasti colpiti dal valore morale eeducativo della testimonianza, entrata nel cuore di tutti.

La costruzione della legalità – ha affermato il signor Costanza, rispondendo alle numerose domande di bambini e adulti – inizia con le prime regole impartite dalla famiglia e diviene stile di vita solo se tutte le agenzie educative perseguono i medesimi obiettivi lavorando in modo sinergico. La scuola resta il luogo privilegiato nel quale i bambini, ogni giorno, sperimentano soddisfazioni, difficoltà e paure, imparando a diventare “adulti” capaci di pensiero critico e curioso: grande messaggio pedagogico che lega la scuola, la famiglia e la società civile in una fondamentale alleanza per superare le numerose emergenze educative dilaganti.

Grazie Giuseppe Costanza per questa grande opportunità: ci siamo sentiti uniti nell’essere divulgatori autentici e gioiosi di semi di legalità!»

sabato 30 Aprile 2022

(modifica il 2 Agosto 2022, 11:38)

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