Cultura

“Buone maniere”: il murales nel quartiere San Valentino

La Redazione
"Salvalentino": con una provocazione linguistica Daniele Geniale introduce al tema dell'arte pubblica, coinvolgendo in un laboratorio artistico i ragazzi del quartiere periferico cittadino
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Presentato nel pomeriggio il murales realizzato nel quartiere di San Valentino, nell’ambito di un progetto chiamato “Mens sana in quartiere sano”, promosso dal Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Puglia e dalla Società e Salute Cooperativa Sociale.

«Il tema affrontato in un percorso durato 3 mesi di lavoro – commenta il coordinatore del progetto, l’artista Daniele Geniale – è stato quello del bullismo, e del cyberbullismo, attraverso la chiave della street art e della rigenerazione delle periferie.

Per questo ho pensato di proporre ai ragazzi il gioco di parole “Salvalentino” (piuttosto che San Valentino), una provocazione linguistica che funge da introduzione al tema dell’arte pubblica, (può la street art salvare o rigenerare un quartiere?), della sua reale funzione ed efficacia quando si manifesta più come processo inclusivo di una comunità che come mero esercizio stilistico e pratica pittorica, senza interessarsi del tessuto sociale e delle diverse problematiche di un quartiere.

Con i ragazzi di San Valentino, rintracciati attraverso la parrocchia di quartiere, San Riccardo Andria, abbiamo ragionato sulle cause e sulle conseguenze di atteggiamenti di tipo discriminatorio nei contesti più vari, da quello scolastico, a quello della strada.

Abbiamo lavorato su mappe concettuali scrivendo qualsiasi cosa scaturisse da un dialogo tra me, Grazia Di Renzo, Luciana Sgarra, Giovanna Ribatti, i genitori ed i più piccoli.

Il quadro che ne è uscito fuori è tanto chiaro quanto sconcertante: il bullismo si fa sentire più forte quando è on line, striscia attraverso i social e colpisce in modo più subdolo le sue vittime. Questo si riflette anche off line e soprattutto in contesti periferici segnati da una cattiva pianificazione urbana, come in questo caso.

Perciò abbiamo scelto di intervenire su un grande muro alle porte del quartiere, per sfruttarne la sua simbolicità sia in entrata che in uscita e soprattutto sfruttando la sua posizione di fronte alla scuola elementare del quartiere stesso, in modo da colpire prima di tutto i nostri diretti interlocutori.

Buone maniere è un completamento perfetto dell’immagine ideata e realizzata da tutti i componenti del gruppo, dopo il workshop di progettazione ed elaborazione di dipinti di grande formato attraverso la tecnica dello stencil.

Una mamma dà l’esempio al proprio figlio opponendosi ad un like di facebook diventato aggressivo nella forma di un pugno. Al cyberbullismo ci si oppone con le #buonemaniere, col buon esempio, educazione e prevenzione.

Pratiche reali di cultura contro i mostri virtuali generati dall’ignoranza. Questo per me sta diventando il modo più sensato di intervenire in contesti urbani, quando la street art diventa generatore di relazioni, pretesto di riflessione e vettore di cambiamento – conclude Geniale -. Soprattutto nelle periferie».

giovedì 21 Febbraio 2019

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