Da oggi fino a fine festival nella Chiesa Porta Santa è possibile visitare “Museum of the Moon”, la nuova opera dell’artista britannico Luke Jerram. Una mega installazione che permette di osservare la luna, un diametro di 7 metri, esternamente costituita dal “linguaggio figurato” dettagliato della superficie lunare in 120 dpi, fornito dalla NASA, su scala 1:500,000. L’installazione audio surround è il frutto della fusione tra l’immaginario lunare, la luce lunare ed una composizione musicale del compositore Dan Jones, vincitore dei premi BAFTA e Ivor Novello.
Dall’ alba della storia umana la luna ha rappresentato lo specchio culturale delle nostre credenze e dei nostri modi di pensare. Nei secoli la luna è stata percepita come un dio e come un pianeta, è stata usata come calendario e come sentinella per i naviganti, e ha ispirato artisti, poeti, scrittori e musicisti in tutto il mondo. Ciascuna cultura ha dunque il proprio rapporto storico, culturale e religioso con la luna.
Museum of the Moon permette di contemplare la luna, oltre che nella sua evidenza come oggetto di osservazione scientifica, anche nei differenti significati che essa assume a seconda del contesto in cui viene esposta, e parte del lavoro di Luke Jerram consiste nel documentare differenze e similitudini culturali che emergono nelle varie presentazioni in giro per il mondo.
La luna pellegrina è entrata pure in chiesa, mentre si dovrebbe stare molto attenti a quello che si mette in mostra in un edificio comunque “sacro”.
Come si può fare ciò dentro una Chiesa Dove l'unica adorazione è verso Dio? Qui appaiono in adorazione verso la Terra? È ritornato il culto della dea madre?