Prosegue il percorso di formazione, dedicato a studenti e docenti dell’Istituto “G. Colasanto”: si è tenuto lunedì 25 novembre un corso in due sessioni, in mattinata per gli alunni e nel pomeriggio per gli insegnanti, una giornata di studio col patrocinio dell’Accademia Europea Scienze Criminologiche e Forensi sul tema “Cyberbullismo, cyberstalking, cybercrime e reati informatici”. Le nuove tecnologie rappresentano per la scuola una sfida educativa: come gli studenti utilizzano la rete? Che cosa rappresenta per la costruzione dell’identità e delle relazioni? Quali criticità può far emergere un uso non consapevole e non responsabile delle tecnologie?
A introdurre gli incontri il Dirigente Scolastico, Cosimo A. Strazzeri: «La scuola spesso viene coinvolta in reati informatici di cyberbullismo e di riprese non autorizzate. Per far sì che non accadano questi episodi, si devono formare gli studenti non punendoli solo con note disciplinari e sospensioni. Gli alunni devono essere avvisati e devono essere a conoscenza dei rischi che corrono; dall’altra parte i docenti devono essere preparati sull’argomento».
Tra i relatori, il Prof. Bartolo Danzi, giurista e criminologo: «Gli adolescenti attraverso internet compiono degli atti che possono essere considerati reati, e la maggior parte delle volte non si rendono conto che questi potrebbero causare della violenza sulla persona in questione, sia fisicamente che psicologicamente».
Il dott. Antonio De Chirico, Sovrintendente della Polizia di Stato: «Il ruolo della polizia di stato in questi ambiti è molto importante, e l’incontro con gli alunni dei vari istituti è un ottimo momento per aiutare genitori e ragazzi al fine di evitare di essere coinvolti in situazioni più grandi di loro, dove possono causare gravissimi problemi. Quindi, l’aiuto che vuole dare la polizia di stato è soprattutto quello di essere vicino alle famiglie coinvolte».
Nel video l’intervista realizzata dalla ColasantoPress Agency.