Una persona che era 50 anni avanti la politica del tempo, un politico, educatore, formatore, pensatore fuori dagli schemi comuni: la figura di “Aldo Moro” è stata al centro dell’incontro tra gli studenti dell’Istituto “G. Colasanto” e l’on. Gero Grassi, che da tempo ormai continua la ricerca e lo studio su Aldo Moro nell’ambito dell’iniziativa del Consiglio Regionale della Puglia avvicina i giovani delle scuole superiori pugliesi al pensiero, al ruolo e alla figura del grande statista di Maglie. Un legame particolare, quello tra Grassi e Giuseppe Colasanto, zio da parte materna dell’ex parlamentare, come lui stesso ha spiegato con emozione agli studenti: d’altra parte, la passione con cui Grassi parla dello statista democristiano ha affascinato tutta la platea.
«Aldo Moro – dice Gero Grassi – è un personaggio che ancora ha molto da dire ai giovani di oggi, Aldo moro non è ieri, è domani. Già nel 1975 Aldo Moro diceva: “Attenzione ad evitare che il Mar Mediterraneo diventi di nuovo la tomba della migliore gioventù europea”: questo messaggio è attualissimo, considerando le mutate condizioni politiche mondiali. Lì sono morti i soldati europei, ora muoiono i giovani africani che tentano di raggiungere la speranza europea. Ancora, Moro dice che la scuola non può basarsi sul reddito ma sul merito, che la scuola non è un costo, ma un investimento, perché senza la scuola non c’è futuro. Moro inserisce l’educazione civica nei programmi scolastici nel 1957 e oggi la si reintroduce: con Moro si parla di scuola media obbligatoria, scuola materna, Regioni, vuole costruire l’Europa dei popoli. Dove esiste nel mondo una persona così attuale? Per me è un onore e un’emozione particolare oggi tornare nella scuola intitolata a mio zio, Giuseppe Colasanto, che tanto ha dato ad Andria e alla Puglia».
Anche il Dirigente scolastico, Cosimo A. Strazzeri, ha sottolineato il ruolo di Moro «come docente ed educatore, in anni di forte contestazione giovanile: Aldo Moro però fu sempre aperto al confronto con gli studenti, dimostrando grande umiltà e la dote di saper ascoltare e cogliere le esigenze di tutti. Questa è una grande lezione per tutta la comunità scolastica, che ha accolto con particolare affetto l’on. Grassi».