Cultura

Emozioni forti per gli studenti andriesi collegati la senatrice Liliana Segre in diretta streaming

Lucia M. M. Olivieri
​«Professoressa, a me ha colpito la sua frase sul fatto che noi adolescenti siamo fortissimi e la sua voglia di vita nonostante il campo di concentramento»: oggi nelle scuole andriesi e di tutta Italia i pensieri si sono infittiti
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«Professoressa, a me ha colpito la sua frase sul fatto che noi adolescenti siamo fortissimi e la sua voglia di vita nonostante il campo di concentramento»: oggi nelle scuole andriesi e di tutta Italia qualcuno (me in prima persona) ha versato qualche lacrima, il silenzio è calato e i pensieri si sono infittiti.

La senatrice Liliana Segre ha parlato agli studenti milanesi al Teatro degli Arcimboldi e a tutti i loro coetanei connessi in diretta streaming: un’ora e mezza di lucida analisi degli anni tra il 1938 e il 1945, un fiume ordinato di parole che ha fatto scaturire emozioni fortissime in tutti gli ascoltatori.

«I ragazzi che sono qui oggi assorbono, reagiscono e le dicono ‘siamo noi la sua scorta’. La scuola si onora di essere la sua scorta, senatrice, contro ogni rigurgito negazionista e fascista e nella difesa della Costituzione italiana», ha esordito la neo Ministra Lucia Azzolina.

E poi lei, la senatrice Segre, alle soglie dei 90 anni con una lucidità schiacciante, con una precisione nella scelta di ogni parola che davvero ha ipnotizzato i nostri ragazzi: le parole che contano, pietà, umanità, amore, libertà, ma anche l’invito a non fare “sterile” esercizio di memoria quanto piuttosto a tentare di vivere alcune esperienze.

Da madre e da docente, un pugno nello stomaco quando ha ricordato le scuse che il padre Alberto le ha rivolto per averla messa al mondo: forse in questo è condensata la nostra missione di adulti, nell’educare e nell’educarci a non essere indifferenti, ad ascoltare e a cogliere i sintomi dei venti avversi, delle vele spiegate verso l’odio per poter gridare un “no” convinto per non doverci trovare a chiedere scusa per ciò che l’indifferenza può causare.

I miei studenti oggi avevano uno sguardo diverso e hanno guardato anche me con occhi diversi: impariamo a non dimenticare e a individuare nella realtà che ci circonda il discrimine tra bene e male, per consegnare ai nostri figli un mondo senza genocidi.

lunedì 20 Gennaio 2020

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