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Imu e Tari, Fracchiolla: «L’Amministrazione comunale sconfessa se stessa»

La Redazione
Il consigliere comunale di Forza Italia: «Interessi e sanzioni dovuti e nessuna Delibera di Giunta»
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In data 9 febbraio 2021, si è riunita, dietro richiesta del consigliere di Forza Italia, Donatella Fracchiolla, la III Commissione, alla presenza dell’Assessore al Bilancio, Dott. Giuseppe Tammaccaro, al fine di affrontare la questione relativa alla gestione degli avvisi di pagamento di IMU e TARI per l’anno 2015. «Scopo dell’incontro – commenta Fracchiolla nella nota condivisa anceh dai consiglieri di opposizione Scamarcio, Civita, Barchetta e Grumo – era quello di comprendere gli indirizzi dell’attuale amministrazione, ai fini della gestione della problematica relativa agli avvisi che vedono, ingiustamente, comminati interessi e sanzioni. Le novità emerse, purtroppo, non hanno risposto alle domande dei tanti cittadini andriesi, dei professionisti e delle associazioni che li assistono e li rappresentano.

Secondo l’attuale amministrazione, gli interessi e le sanzioni afferenti gli invii massivi degli avvisi in questione sarebbero dovuti. Quindi, l’amministrazione non intende emanare una Delibera di Giunta per giustificarne l’eliminazione. L’Amministrazione sconfessa se stessa e quanto dichiarato pubblicamente durante la Conferenza stampa del 15 gennaio 2021, come controllabile dalle registrazioni.

In tale circostanza, la Sindaca, unitamente all’Assessore al Bilancio dichiaravano che: “l’Amministrazione tramite Delibera di Giunta darà indirizzo agli Uffici di verificare caso per caso che, lì dove si sia determinata incertezza del tributo, come nel caso di specie, e non c’è un’omissione da parte del contribuente, la posizione sarà stralciata delle sanzioni e degli interessi che si riscuotono per cassa e non incidono sul bilancio”. Quindi, era stato affermato che le sanzioni e le pene accessorie non erano dovute e l’amministrazione si impegnava ad approvare una Delibera di Giunta per giustificarne l’eliminazione.

In questi anni è accaduto che il centro sinistra:

  1. all’opposizione, ha invitato la cittadinanza a pagare secondo le vecchie aliquote, precisando che alle eventuali differenze non sarebbero dovute essere comminati sanzioni e interessi;
  2. giunto al governo della città, prima cambia idea (in ossequio alla pronuncia del TAR sulla legittimità della delibera de qua) ed emette gli avvisi in oggetto aggiungendo interessi e sanzioni (illegittimi);
  3. successivamente, ammette l’errore e lo attribuisce ad un presunto disfunzionamento del nuovo software, che avrebbe determinato un “disallineamento dei dati”, invitando i cittadini a presentare ricorsi – mediazione (invece della più congrua autotutela) per l’annullamento degli avvisi, rendendosi anche disponibile ad emettere una Delibera di Giunta ad hoc per definire i principi da seguire per la gestione dei vari casi;
  4. infine, oggi, ritiene dovuti gli avvisi anche per la parte degli interessi e delle sanzioni e dichiara di non voler emettere un provvedimento degno di tale nome.

Orbene, bastando i fatti sopra fedelmente riportati a segnalare una situazione di evidente criticità e disorientamento nella quale l’odierna amministrazione di centro sinistra versa, si esprime un forte biasimo per le conseguenze molto negative per i cittadini. In particolar modo, la stragrande maggioranza di contribuenti, in buona fede, ha ottemperato all’obbligazione tributaria prevista per l’anno 2015, nelle more della statuizione del TAR, versando quanto presuntamente dovuto.

Se l’amministrazione attuale interpreta la sentenza TAR nel senso di ritenere valida la doppia imposizione fiscale per il medesimo anno di imposta e chiede la differenza a chi ha pagato meno, perché non segnalare ai cittadini che hanno versato in più, il loro diritto a chiedere il rimborso o la compensazione di quanto versato in eccedenza?. Robin Hood al contrario, l’attuale amministrazione da una parte chiede ai tartassati contribuenti il dovuto e dall’altra dimentica di segnalare il diritto alla restituzione di quanto incassato di troppo. Anche su questo punto, l’orientamento della odierna amministrazione non è stato reso noto.

Ci si domanda – chiude la nota – dove risiedano i principi di “buona amministrazione” e di “amministrazione trasparente”, continuamente richiamati dall’attuale Giunta».

 

giovedì 11 Febbraio 2021

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Bordon
Bordon
3 anni fa

In un paese civile è giusto pretendere il dovuto, ma è anche giusto restituire il non dovuto. E siamo all anno 2015 ……..

Antonio Anelli
Antonio Anelli
3 anni fa

Forse la risposta sta nel periodo riportato in calce alla presente osservazione e qui fedelmente riprodotto: “…l’Amministrazione tramite Delibera di Giunta darà indirizzo agli Uffici di verificare caso per caso…”, (CASO PER CASO), senza cavalcare l'onda della protesta contro i tributi, perché i servizi si pagano, non si ottengono gratuitamente IMHO

Salvo
Salvo
3 anni fa

Quando riavremo i soldi pagati in più con l IMU 2015 ? Avendo pagato aliquota maggiore di poi annullata dal TAR ?

Frank
Frank
3 anni fa

Ancoraaaaaaa!
Tacere!!!!

Andrea Policastro
Andrea Policastro
3 anni fa

In un paese civile i ricchi , i politici
i proprietari di tanti immobili dovrebbero pagare le tasse e non evaderle. Vedi esempio Andria.

Giuseppe I.
Giuseppe I.
3 anni fa

Abbiamo subito un saccheggio indecente (IMU-Tasi-Tari) e mai costoro si sono adoperati per risolvere i problemi creati dalla loro finanza creativa. Adesso assistiamo ad un continuo starnazzare delle oche (in altri tempi salvarono Roma) queste non salvano neanche loro stessi. In definitiva ci hanno usato per coprile le loro malefatte ed oggi si presentano come verginelle. Vergogna.

Antonio Materi
Antonio Materi
3 anni fa

A me hanno attribuito il possesso 8 mesi prima che lo ereditassi. Per cui ritengo nullo l’avviso di pagamento

Alessandro Rendine
Alessandro Rendine
3 anni fa

Mi permetto insistere su un punto: a prescindere dalla querelle giuridico-politica sulle aliquote IMU e TASI per il 2015, vi sono eclatanti e numerosi casi di semplici errori materiali (genericamente attribuibili ad un disallineamento dei dati) che hanno prodotto infondate intimazioni di pagamento. I termini per la presentazione dell'istanza in autotutela stanno scadendo ed l'attivazione del ricorso/ mediazione implica il pagamento del Cut (oltre l'onorario al commercialista). Chi rimborserà i contribuenti per errori materiali che, con un minimo di attenzione, potevano essere evitati? Perchè prima di inoltrare le intimazioni non si è proceduto ad un controllo preventivo delle posizioni?
Intanto gli Uffici Tributi restano silenti e la App LINKmate non funziona.

Venanzio
Venanzio
3 anni fa

Secondo voi la disorganizzazione totale in cui versa l'ufficio tributi, dove per anni non si è investito 1 solo euro nell'ammodernamento dei sistemi operativi e nel collegamento degli stessi all'agenzia delle entrate e al catasto, può essere imputabile ad un'amministrazione insediatasi da soli 3 mesi?