Politica

Il Comune di Andria perde 4 milioni di euro per una dimenticanza?

La Redazione
Marmo, Del Giudice e Fisfola: «Ben 4 opere pubbliche dedicate ad Andria non sarebbero state ammesse al contributo pubblico perché il Comune non avrebbe inviato un semplice, ma indispensabile documento contabile alla BDAP»
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Una nota polemica, quella inviata dai consiglieri comunali Nino Marmo, Luigi Del Giudice e Marcello Fisfola, a proposito dell'esclusione da alcuni bandi nazionali del Comune di Andria.

«Nel Consiglio Comunale del 24 Febbraio u.s. (rinviato a causa Covid) "finalmente” si sarebbe dovuto discutere delle Linee Programmatiche e degli Indirizzi generali di Governo dell’Amministrazione targata Giovanna Bruno.

I Consiglieri Comunali hanno così potuto prendere atto delle intenzioni della neo Sindaca solo attraverso la documentazione messa a disposizione ad ognuno di loro.

Orbene, ironia della sorte o forse nemesi storica, se da un lato l’attuale Amministrazione annuncia tra gli obiettivi strategici da perseguire un “urbanismo tattico” e un “piano strategico di manutenzione ordinaria e straordinaria”, dall’altro il Ministero degli Interni, con decreto del 23-02-2021, esclude il Comune di Andria dai contributi richiesti secondo la legge di bilancio 2019 per un importo complessivo di quasi 4 milioni di euro da destinare ad investimenti relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio.

In particolare, nell’allegato 1 del provvedimento, che contiene l’elenco di oltre 9.000 opere pubbliche, per le quali tutti i Comuni di Italia hanno potuto richiedere dei cospicui finanziamenti, ben 4 opere pubbliche dedicate ad Andria, NON sarebbero state ammesse al contributo pubblico perché il Comune NON avrebbe inviato un semplice, ma indispensabile documento contabile alla BDAP (Banca Dati Amministrazione Pubblica) .

La situazione che si è venuta a creare, a tal proposito, appare indiscutibilmente grave in quanto il contributo richiesto avrebbe garantito la costruzione di un “canale di smaltimento delle acque meteoriche relative al P.R.U. San Valentino” per un importo di euro 1.933.750; interventi di “manutenzione straordinaria degli impalcati della tangenziale” per un importo di euro 955.000; interventi di “manutenzione straordinaria di strade interne all’abitato – centro urbano” per  una somma di euro 600.000 e interventi di “manutenzione straordinaria su strade periferiche” per un importo di euro 400.000.

Possibile che l’incuria di qualcuno possa danneggiare così tanto la nostra Città?

Riteniamo sia doveroso chiarire questa vicenda alla comunità cittadina: quale sarebbe stato il termine entro cui inviare il famigerato documento?

Di chi è la responsabilità?

Nella speranza di riuscire eventualmente a recuperare quanto sembrerebbe irrimediabilmente perso non possiamo che constatare che "chi mal comincia"…»

venerdì 26 Febbraio 2021

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Leone biancazzurro
Leone biancazzurro
3 anni fa

Noto che fa bene stare all'opposizione, siete più attenti. Invece quando aministravate la città non vi eravate accorti che la città andava in dissesto. Bentornati ad Andria

Giuseppe I.
Giuseppe I.
3 anni fa

Avete commesso tanti e tali errori (dobbiamo rammentarvi tutte le malefatte commesse da voi del codazzo di giorgino?) che ci troviamo sull'orlo del fallimento e nonostante ciò continuate a parlare.
Certo se quello che avete notato (oggi avete tutti una vista da falco/aquila) risulterà vero sarà necessario risalire alle responsabilità e magari cercare di recuperare il perduto.

Alessandra Rizzi
Alessandra Rizzi
3 anni fa

E incredibile che nel 2021 nn si assegnano fondi per una dimenticanza di un pezzo di carta. E uno schifo questa burocrazia anziché eliminarla si fa di tutto per far sì che politici e amministratori se la ridanno alle spalle dei cittadini onesti.