Numerose le attestazioni di solidarietà da parte degli esponenti del mondo politico e istituzionale dopo che stamattina il portone di ingresso dell'abitazione del Sindaco Bottaro di Trani è stato danneggiato da un incendio.
Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha sentito questa mattina telefonicamente il sindaco di Trani Amedeo Bottaro per esprimergli solidarietà e vicinanza dopo l’intimidazione subita. Nella notte infatti qualcuno ha dato fuoco al portone del condominio dove abita, un gesto che è avvenuto a poche ore dall’ordinanza anti assembramento emanata dal sindaco ai fini della prevenzione dell’epidemia.
«“Ci vogliono davvero tanta forza e determinazione per affrontare da amministratore pubblico questi tempi – dichiara il presidente Emiliano – al sindaco Bottaro ho espresso la vicinanza mia e di tutta la Puglia per questo atto inqualificabile che si è verificato nella notte e che non può essere in alcun modo giustificato».
Il presidente del consiglio Giovanni Vurchio: «Apprendo la drammatica notizia che ha visto coinvolta l’amministrazione Comunale di Trani nella persona del Sindaco Amedeo Bottaro. Esprimo, a nome mio personale e di tutto il Consiglio Comunale di Andria, massima vicinanza e solidarietà al sindaco ed alla sua famiglia destinatari di pesanti gesti intimidatori. Siamo un unico territorio e queste violenza le sentiamo anche nostre. Atti di questo genere sono gravissimi e non devono fare abbassare la guardia difronte a manifestazioni di intimidazione. Come rappresentanti di una Comunità, condanniamo fermamente queste forme di protesta e di intimidazione. Sono certo che queste gravissime e vili intimidazioni non fermeranno l’impegno di un Sindaco e di tutti noi nel portare avanti battaglie a difesa della legalità e della democrazia».
La capogruppo del M5S Grazia Di Bari: “I Sindaci sono le istituzioni più vicine ai cittadini e spesso si trovano ad affrontare da soli i mille problemi delle proprie comunità. Abbiamo il dovere di essere vicini a loro, è un appello che faccio non solo alle istituzioni ma ai cittadini tutti. Massima solidarietà al Sindaco Amedeo Bottaro”.
«L’auspicio è che gli autori di questo insano gesto possano essere al più presto assicurati alla giustizia. Al Sindaco Amedeo Bottaro va, invece, tutta la solidarietà e la vicinanza dei Commercialisti ed esperti contabili di Trani». Così il Presidente dell’Odcec di Trani, Antonello Soldani, dopo aver appreso dell’attentato incendiario subito dal portone dell’abitazione del Primo cittadino. «Trani è una città civile e che ha a cuore le istituzioni. Chi ha colpito lui, ha colpito ogni cittadino tranese. E come unico risultato questo gesto avrà quello di ricompattare tutte le istituzioni accanto alla figura del Sindaco».
«All’amico e collega Amedeo Bottaro va la mia personale solidarietà, quella del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani e dell’intera categoria». Così il Presidente Tullio Bertolino dopo aver appreso del proditorio atto criminale che è avvenuto nella notte. «Per chi si batte ogni giorno per il rispetto dei principi di legalità – sottolinea ancora Bertolino – è naturale esprimere vicinanza e partecipazione non solo al Sindaco, ma a tutta la Città che è offesa da un gesto come questo. Sono certo che il Sindaco non si lascerà intimidire da questo atto e che troverà accanto a sé ogni tranese onesto, senza alcuna distinzione politica».
Il Presidente Sebastiano Manta, con tutto il Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della Bat, esprime solidarietà al Sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, per “il vile atto intimidatorio perpetrato nei suoi confronti. Preso atto della concreta attività amministrativa che il Primo Cittadino sta portando avanti con la sua amministrazione, siamo certi che questo grave gesto criminale non scalfirà minimamente l’impegno e la prosecuzione di tutte le iniziative intraprese per la Città di Trani. Con l’abbraccio di tutta la comunità cittadina, civile ed onesta.
Il Presidente Unibat, Savino Montaruli, ha dichiarato: “la nostra vicinanza e solidarietà al sindaco di Trani per l’incendio del portone di casa sua è cosa scontata e persino banale nel momento in cui, ogni volta che si verifichino episodi di questo genere, ci si limita quasi esclusivamente a quello. Ribadisco con forza ciò che da molti anni, se non da decenni esprimo rispetto ad una condizione del territorio estremamente fragile. Una condizione di fragilità che nessuno dei Prefetti che si sono avvicendati nel palazzo blindato ed impenetrabile alla gente comune ed al mondo associazionistico reale di via Cialdini a Barletta hanno mai compreso realmente, così come l’assenza della Questura ed un numero di agenti di Polizia addirittura pari ad un terzo del necessario hanno completato l’opera, facendo del nostra territorio l’unica Provincia al mondo con un Questore della Bat in carica ma senza Questura. Aver minimizzato il pericolo di quella che è sempre stata sottovalutata cioè la cosiddetta criminalità minore ovvero quelli che sono stati definiti atti vandalici o microcriminalità hanno consentito a questa di proliferare in un clima di assoluta indifferenza e con un elevatissimo senso di impunità. Mentre la grande criminalità mafiosa, come risulta anche dal recentissimo rapporto della DIA per la Bat, si è organizzata in modo ancor più pericoloso e strutturato, l’altra minaccia rappresentata dalla microcriminalità si è costruita un concetto di impunità che l’ha proliferata. Se non si prende atto di questa sconfitta, che è una sconfitta sociale ma anche politica e istituzionale allora le condizioni saranno progressivamente più allarmanti e gesti di questa natura, di cui le Forze dell’ordine appureranno natura e motivazione, se ce fosse una, non potranno che aumentare. La negazione di problemi legati alla sicurezza e la minimizzazione della problematica, come taluni abitualmente fanno per mascherare le proprie inefficienze politiche e spesso la totale inutilità della propria azione, sarà semplicemente l’aggravante di un grosso, enorme problema che la gente subisce”