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Prima infanzia, Faraone e Sgarra: «Trovare soluzioni al grido di dolore delle strutture educative»

la redazione
Le consigliere comunali del M5S: «Si dovrà intervenire ​con il trasferimento delle risorse agli ambiti territoriali pressando gli stessi a far stipulare quanto prima gli addendum alle unità di offerta»
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«La situazione che le strutture per la prima infanzia della Regione Puglia, iscritte al catalogo regionale, stanno vivendo è veramente di estrema gravità. C’è sicuramente da apprezzare a tal proposito lo sforzo fatto dalla Regione, cioè dall’assessore Rosa Barone per reperire le risorse per la copertura di voucher di conciliazione per l'anno educativo 2020/21.

La questione ancora da risolvere, di cui certamente l’assessore si farà carico per quanto di competenza, è che di fatto le unità di offerta (U.D.O.)  non hanno ancora stipulato tutti gli addendum con gli ambiti poiché, pare, non c'è stato ancora il trasferimento delle risorse reperite per coprire i voucher di conciliazione per l'anno 2020/2021.

Ormai si sta arrivando al termine di questo “tormentato” causa Covid anno educativo e ci sono da sostenere i costi di gestione e del personale delle strutture.

Anche noi ad Andria sappiamo bene quanto costa mantenere strutture del genere, tanto è vero che il Commissario Prefettizio l’anno scorso dovette chiudere l’unica struttura comunale, l’asilo nido Gabelli, a causa dei costi di gestione insostenibili da un comune indebitato come il nostro (poiché gli introiti non superavano le 50 mila euro a fronte di ben oltre 423 mila euro di spese all'anno ).

Si dovrà quindi intervenire quanto prima per lo svincolo di queste risorse già individuate dall’assessore regionale, con il trasferimento delle stesse agli ambiti territoriali pressando gli stessi ambiti a far stipulare quanto prima gli addendum alle unità di offerta, per consentire finalmente a queste aziende di poter percepire il dovuto.

Certamente saranno fornite quanto prima anche indicazioni per il prossimo anno educativo, poiché le citate strutture per l’infanzia ovviamente stanno già raccogliendo le iscrizioni ed ovviamente hanno bisogno di potersi muovere in un ambito già definito.

Questo “grido di dolore” di tali strutture educative che è pervenuto anche a noi, è stato sottoposto all’attenzione dell’assessore Barone che, siamo certe, troverà le opportune soluzioni».

lunedì 10 Maggio 2021

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