«Questa fase nuova – continuano i pentastellati – comincia nello stesso momento in cui l’Italia sta per uscire da una fase difficile. A giugno, il Movimento rientra in possesso dei dati della sua base di iscritti, voterà un nuovo statuto su una nuova piattaforma di condivisione e di partecipazione. In questo periodo complicato per l’Italia e per il Movimento 5 Stelle, chi ha scelto di continuare a credere negli impegni del Movimento in Parlamento, ha condiviso con Giuseppe Conte la responsabilità di un impegno in prima linea in difesa degli italiani e dei loro diritti. Il Governo di Giuseppe Conte e del Movimento 5 Stelle ha affrontato il momento più difficile della pandemia, ha ottenuto i fondi per la ripartenza, ha difeso le tante battaglie politiche portate avanti in questi anni.
Nel frattempo ha risolto anche i conflitti interni: c’è chi ha creduto di poter tenere ancorato al passato un progetto politico che è maturato, superando delle difficoltà. Le esperienze governative, la pandemia, le sfide del futuro non sono una parentesi, un intervallo fra due tempi di una partita: sono il viaggio e la crescita di ognuno di noi. Non dimenticheremo mai le origini, i valori e la partecipazione che ci hanno contraddistinti.
Ci siamo presentati così agli italiani che ci hanno scelti. Il Movimento 5 Stelle è una grande casa che ha accolto e continuerà ad accogliere quanti vogliono mettere al centro dell’Italia di domani l’ambiente, il lavoro, la cura dei più fragili e degli emarginati. Siamo quelli che siamo grazie a chi ha fatto scoccare la scintilla, ma anche e soprattutto grazie alle migliaia di attivisti dentro e fuori le istituzioni.
Dagli incontri in strada, dai banchetti ai primi consigli comunali, fino a Palazzo Chigi, il Movimento 5 Stelle rappresenta una storia unica al mondo. C’è un nuovo capitolo da scrivere, quello della ripartenza. Lo faremo tutti insieme, con Giuseppe Conte».
Ma Conte non lo hanno ancora votato come capo. Come mai? Che strana parabola di un Movimento che doveva aprire le scatole e invece le ha solo rotte.
Ce solo da piangere, certo che il vento dove tira li si va ma x favore
…ma poi arriva un mattarella, spariglia le carte, anzi le ammucchia sul tavolo, non manda Conte di nuovo alle Camere, anzi lo manda a casa e poi chiama Draghi. Come l'altro che dieci anni prima ammirava i Monti che adorava 4nero che giocava il 67 (anni pensione) su tutte le ruote…Dunque inutile votare. E in effetti il mio ultimo voto risale alla Candidatura di Franco PICCOLO (Immensa Persona, che Dio lo abbia in Gloria) a Sindaco di Andria! Emigrate giovani Emigrate!
Conte è stato e rimane un elemento di innovazione nel panorama politico nazionale. Ricordo a tutti che mentre Conte a pagina 80 del suo PNRR (pronto già a dicembre 2020) aveva inserito le acciaierie di Taranto nelle lavorazioni altamente inquinanti (“hard to-abate”) e ne aveva previsto la decarbonizzazione e l'avvio della trasformazione ad idrogeno, Draghi NO. Draghi, poi, non si è messo al lavoro nemmeno dopo la storica sentenza del 31 maggio 2021 che ha visto condannati i due fratelli Riva. Loro, Draghi e Giorgetti, non si preoccupano dei bambini ricoverati in pediatria oncologica a Taranto, pensano solo a quale sarà la decisone del Consiglio di Stato, attesa a breve.
Conte chi?! “L'avvocato del polipo”?! M5S doveva essere la novità nel panorama politico invece ha tradito il popolo degli arrabbiati su tutta la linea.. Vediamo stò Conte se prende almeno i voti dei suoi familiari.