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Marmo: «Si continua a giocare una partita perfida ai danni del Bonomo smantellandolo pezzo a pezzo»

La Redazione
Medicina trasfusionale: «Come i medici del reparto medicina e del pronto soccorso del Bonomo si recano a Canosa per coprire i turni, allo stesso modo avrebbe dovuto predisporre il DG per garantire i turni del vero SIT, di Andria»
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Non tarda ad arrivare la controreplica del Consigliere regionale Nino Marmo (Forza Italia)alle parole del Direttore del Dipartimento Immunotrasfusionale, dott. Eugenio Peres.

«Il direttore Peres, invece di rispondere a me, risponda alla interrogazione e operi per atti e non per dichiarazioni. Avevo già detto e adesso lo ribadisco: si continua a giocare, con ingiustificati cavilli e pretesti, una partita perfida ai danni dell’Ospedale di Andria smantellandolo pezzo a pezzo.

Ricordo nuovamente che, in sintonia con la Regione, Gorgoni con la delibera 1445 del 19/09/2014, aveva provveduto a lasciare il SIT ad Andria, così come per tutti gli altri ospedali pugliesi che fanno emergenza. Chi ha cambiato le carte in tavola, però, non ha il coraggio di venir fuori ma prima o poi sarà scoperto e allora vedremo come sistemarlo.

Come è possibile parlare di necessità di sospendere il servizio di guardia medica attiva (così dice Peres), servizio di primaria e fondamentale importanza in un ospedale dedicato all’emergenza- urgenza?

Come è possibile pensare che, poiché due medici sono in malattia e uno in ferie, il reparto, per comodità, venga trasferito a Barletta con tempi notevolmente dilatati, cosi come ho già dimostrato nella mia precedente nota? L’emergenza-urgenza non obbliga a mantenere tutti i servizi attivi a supporto dell’operatività, dell’efficienza e dell’efficacia della struttura? Un Direttore che si rispetti – e il nostro non lo è – non è tenuto a programmare, pianificare, riorganizzare il dipartimento in previsione di eventuali carenze di organico? Qual è la reale strategia che indirizza certe scelte?

Allora è bene fare alcune ulteriori precisazioni. In primis, le ferie in genere sono ampiamente programmate per cui si ha certezza della disponibilità degli effettivi con largo anticipo.

Al momento della sospensione della guardia attiva all’ospedale di Andria, erano in servizio all’ospedale di Barletta ben 10 medici e non 7 come affermato dal dott. Peres che, evidentemente, non è informato o mente sapendo di mentire. Basta dare un’occhiata ai prospetti di servizio per rendersene conto!

Come i medici del reparto medicina e del pronto soccorso del “Bonomo” si recano a Canosa per coprire i turni, allo stesso modo avrebbe dovuto predisporre il nostro direttore per garantire i turni del vero SIT, che è quello di Andria!

Non è possibile ignorare che la chiusura della guardia attiva comporti disagi e tempi assolutamente incompatibili con un polo di emergenza-urgenza come quello di Andria.

Insomma, sarebbe bastato – e basterebbe – esercitare con correttezza il proprio ruolo di Direzione trasferendo oculatamente personale da una struttura all’altra per non interrompere i servizi e mantenere, allo stesso tempo, tutti in reparti efficienti. Ma ciò, evidentemente, non entra nella partita perfida che si sta giocando e che mette in serio pericolo la salute e la vita dei cittadini. Peres, pertanto, operi nell’interesse dei cittadini e taccia!”.

sabato 8 Settembre 2018

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