Politica

Polemica rifiuti tra disservizi visibili e “invisibili”

La Redazione
Dito puntato sui servizi della raccolta rifiuti e sulla discarica di San Nicola La Guardia. «Intanto nel 2019 scade il contratto per la raccolta rifiuti ma nessuna gara è stata indetta»
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Il gruppo consiliare del M5S per conto del capogruppo Michele Coratella e della consigliera regionale Grazia Di Bari punta il dito contro la questione del servizio raccolta rifiuti e della discarica San Nicola La Guardia: «Insieme ai dissesti visibili, che travolgono i servizi giornalieri di cui il cittadino ha subito contezza perché è immediato il riscontro in negativo, vi sono quei “dissesti invisibili”, i cui effetti più significativi si vedono nel tempo, sia come danno economico che come potenziale danno alla salute. Uno di questo tipo di dissesti è quello ambientale, in particolare l’aspetto che riguarda i rifiuti.

Questione servizio raccolta rifiuti: nulla è successo nonostante le tangenti, gli arresti, le condanne, i disservizi, ma ancora più clamorosamente sia il Presidente dell’ARO rifiuti Giorgino, sia il Sindaco di Andria Giorgino, pur sapendo che ad Agosto 2019 scade il contratto con la Sangalli, ad oggi non hanno pubblicato la nuova gara, per cui quasi certamente la Sangalli avrà’ una proroga. Sorge spontanea la domanda: Perché non ci si attiva per fare la nuova gara evitando una proroga alla Sangalli? A Monza, dove vi sono state vicende giudiziarie simili alle nostre, si sta invece procedendo ad una nuova gara addirittura con l’assistenza della Autorità Anticorruzione. Perché invece da noi, nonostante le nostre molteplici denunce, niente si muove e nessuno interviene?

Questione discarica comunale a San Nicola La Guardia: dopo anni di nostre denunce la Regione ha dovuto chiuderla per i tanti problemi che aveva. L’amministrazione Giorgino ancora non ha spiegato perché non c’erano le polizze assicurative pur previste, perché il gestore non pagava “la locazione dell’impianto”, perché oggi non si trovano più i tanti milioni di euro che negli anni erano stati accantonati per gestire la discarica dopo la sua chiusura. Nel frattempo abbiamo avuto la prova, come da noi sostenuto da tempo, che i 200mila euro avuti dalla Regione Puglia sono ben poca cosa rispetto alle somme necessarie per fare la messa in sicurezza. Infatti il Comune di Andria ha chiesto altri circa 6 milioni di euro. Ci chiediamo: la salute dei cittadini è salvaguardata? Se non arriveranno gli altri (tanti) milioni necessari per proseguire la bonifica e la messa in sicurezza cosa succederà alla discarica? Saranno i cittadini andriesi a doversi fare carico anche di questo “dissesto”, pur di evitare problemi di inquinamento e quindi potenziali effetti sulla salute?

Questione nuovo impianto di compostaggio dei rifiuti organici, da realizzarsi non lontano dalla predetta discarica: una amministrazione comunale che non ha saputo tutelare i cittadini rispetto ad un appalto dei rifiuti e di una discarica comunale, quali garanzie può dare circa questa nuovo impianto sul territorio di Andria? Si sente parlare di cogenerazione e pirolisi, di cosa si tratta esattamente? Da dove arriveranno questi ulteriori rifiuti? Giorgino non ha ancora messo in sicurezza la discarica comunale, e già si è attivato per lasciarci un ulteriore “regalo” con la sua dissestata amministrazione, un altro impianto con altri rifiuti in arrivo da fuori città, come se in questi anni gli andriesi non hanno già dato abbastanza. Di certo ascolteremo le solite rassicurazioni, un po come quelle che da tempo ci davano sul bilancio, salvo poi scoprire il dissesto. Succederà la stessa cosa anche qui?»

giovedì 11 Ottobre 2018

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Luigi
Luigi
5 anni fa

Andremo a finire che i rifiuti li buttiamo davanti al comune,e poi ci riprendessero le telecamere che poi faremo causa l'oro avanti e noi dietro.