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Questione rifiuti, M5S: «Fallimentare l’esperienza dell’Aro 2Bt»

La Redazione
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Questione "rifiuti" - Morra e Coratella su Aro e Sangalli
Il Sindaco di Canosa Roberto Morra e l'avv. Michele Coratella ribadiscono l'inesistenza di una nuova gara di appalto dei rifiuti a meno di un anno dalla scadenza del contratto in essere
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Il prossimo anno scade l’appalto rifiuti con la Sangalli</em>; a livello amministrativo ovviamente ci sono altre priorità che riguardano principalmente l'approvazione del piano di rientro in consiglio comunale, tra i punti all'ordine del giorno nella massima assise prevista domani 27 novembre 2018, intanto, sulla questione rifiuti, il Movimento 5 Stelle non fa sconti all'amministrazione e interviene duramente anche sulla inefficacia dell'Aro (Ambito di Raccolta Ottimale).

Andria, assieme a Canosa Minervino Murge e Spinazzola, fa parte dell’“ARO 2 Bt”. L’Unione nasce nell’ottobre 2013, nel rispetto della Legge della Regione Puglia 20/08/2012 n. 24 e ss.mm.ii., per poter esercitare in forma associata servizi e funzioni di competenza dei Comuni, ed in particolare, le funzioni ed i servizi del ciclo integrato dei rifiuti urbani ed assimilati relativi alle fasi dello spazzamento, raccolta, trasporto e servizi annessi, al fine di raggiungere i seguenti obiettivi: semplificazione amministrativa, razionalizzazione delle risorse, ottimizzazione dei servizi offerti, contenimento dei costi complessivi, massimizzazione delle sinergie e valorizzazione delle professionalità. Obiettivi però che, a detta degli esponenti pentastellati, sono stati completamente disattesi.

Abbiamo incontrato il Sindaco di Canosa, Roberto Morra e il capogruppo consigliare andriese del M5S, Michele Coratella, per provare a fare i primi bilanci e immaginare eventuali prospettive future in tema di gestione dei rifiuti: «La prospettiva è assolutamente deludente – ha commentato il Sindaco di Canosa Roberto Morra -. In questi giorni ho inviato una nota Ministero dell’Ambiente in cui ho espresso preoccupazioni e perplessità circa l’affidamento della gestione dei rifiuti all’ente Aro e la nostra volontà di uscire fuori da questa unione che non ha sortito gli effetti che avrebbe dovuto. In particolare, non abbiamo ottenuto risparmi in termini economici. Abbiamo un unico appalto a fronte di servizi diversi all’interno delle città che ne fanno parte e non abbiamo riscontrato assolutamente nessun tipo di efficienza. Non ha più senso mantenere in vita un ente che sei dimostrato non in linea con le aspettative».

«Avevamo già detto, prima di entrare a far parte del consiglio comunale, che questo appalto di rifiuti andava rivisto perché viziato da un arresto e dal pagamento delle tangenti – commenta l’avv. Michele Coratella -; in più ha portato a dei costi e a degli aumenti delle tariffe non indifferenti: noi andriesi paghiamo di più per un servizio che non abbiamo. Oltre al danno, la beffa: il contratto scadrà ad agosto 2019 ma non si parla assolutamente di “nuovo contatto”. Pertanto la beffa sarà quella che vedrà l’Aro prorogare il contratto alla Sangalli. Un contratto che andava rivisto per tutta una serie di inadempienze. Da ultima, l’isola ecologica di via Stazio nuovamente chiusa per “motivi tecnici”: probabilmente vuol dire che il Comune non paga le piattaforme in cui dovremmo smaltire i rifiuti; nessuno accetta più, dunque, i nostri rifiuti con tutte le conseguenze del caso: campagne piene di rifiuti; rifiuti che bruciano e in tutta questa situazione il sindaco continua ad addossare, come sempre, le colpe agli altri non prendendosi la responsabilità di quello che sta accadendo».

Ultima novità, ovviamente non positiva per i cittadini, l’aumento disposto dalla Giunta comunale di 2milioni e mezzo di euro per il servizio e per l’annualità 2018 che, ovviamente, andranno ripartiti ai contribuenti.

lunedì 26 Novembre 2018

(modifica il 2 Agosto 2022, 13:59)

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savino
savino
5 anni fa

basta con questo contratto fallimentare, si torni a gestire in prima persona magari tramite la multiservice il servizio, con una gestione diretta dove quotidianamente ci può essere il controllo dell'operato, rimettere lo spazzino di quartiere, e garantire occupazione e costi minori per l'utente.