L’Europa delle opportunità. Per i territori e per le persone, è stato l’argomento cardine dell’incontro promosso dal gruppo di “Alleanza progressista dei socialisti & democratici” al parlamento europeo e che ha visto ad Andria la presenza di Elena Gentile, parlamentare Europea componente della commissione occupazione e affari sociali e del consigliere regionale Sabino Zinni. A moderare l’incontro l’avv. Giovanna Bruno.
Tutti d’accordo nel confermare che l’Europa è un’opportunità, è una progettualità e non una realizzazione, ma resta una grande occasione per tutti noi italiani. Siamo cittadini di uno stato fondatore dell’UE, eppure subiamo ancora l’Europa per via di resistenze mentali che bloccano altresì l’utilizzo di risorse fondamentali per il rilancio del nostro territorio.
«C’è bisogno, oggi più che mai di mettere insieme ragione, stomaco, cuore e gambe. Spesso rispediamo all’Europa le risorse economiche che arrivano nei nostri territori perché non sappiamo spenderle – ha commentato il consigliere regionale Sabino Zinni -. L’Europa di opportunità ce ne offre, ciò non vuol dire che è un organismo perfetto ma significa che è un organismo vivo, che offre a noi delle grandi chance che spesso non sappiamo cogliere. Chiaramente la politica europea va riformata, sburocratizzata ma non è possibile immaginare passi indietro. Chi pensa di mettere le nazioni l’una contro l’altra si sbaglia. La prossima campagna elettorale, che si preannuncia molto delicata, è parecchio complessa perché siamo uno snodo fondamentale e dobbiamo tifare per più Europa, proprio come dobbiamo fare con l’Italia. Le due non sono in contraddizione ma possono coesistere perfettamente»
«L’Europa costa per ogni cittadino €3,75 all’anno per 500 milioni di cittadini che hanno intrecciato un sogno, un continente culla della democrazia e tutela dei diritti che oggi è sotto attacco – ha commentato Elena Gentile -. L’Europa oggi è un’istituzione che viene quotidianamente violentata da chi pensa che tornare alla cultura dei confini sia la soluzione alle paure che attraversano la nostra società. È invece è una grande opportunità non solo perché mette a disposizione risorse copiose, ma perché offre strumenti di programmazione e regole per poter crescere e assecondare la voglia di sviluppo dei territori, delle imprese; facendo una scelta di campo netta che è quella a tutela dell’ambiente e che promuove una crescita inclusiva che non può lasciare indietro le persone fragili e più vulnerabile».
L'Europa di cui parla l'on. Gentile e il consigliere regionale Zinni si chiama giuridicamente Unione Europea , un mostro giuridico a 27 teste, definito dall' art. 2 del TUE (prima parte del Trattato di Lisbona che quasi nessuno conosce) e fonda il suo modello economico e di sviluppo sociale sull'art. 3 par. 3) e 6) del TUE, ovvero su un ordinamento liberista fortemente competitivo. L'unico organo a proporre, derogare, modificare e legiferare è la Commissione UE, 27 nominati e non eletti democraticamente, e non il Parlamento UE, i Comitato delle Regioni e della Coesione sociale a cui si chiede solo pareri. Commissione UE che fin dal Trattato fondante dell'Europa a Roma nel '57 aveva compiti di supporto al Consiglio con il Trattato di Maastrich divento l'unico e vero padrone legislativo.