Politica

Volano stracci all’interno della maggioranza, D’Avanzo a Barchetta: «Quali interessi personali?»

La Redazione
La Capogruppo di Forza Italia: «Sono allibita dall'utilizzo di espressioni improprie e superficiali come ad esempio "interessi personali". A quali interessi si riferisce il consigliere Barchetta?»
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All’indomani del consiglio comunale dello scorso 20 febbraio, in occasione del quale alcuni consiglieri comunale avevano abbandonato l’aula e fatto venir meno il numero legale dopo la richiesta di anticipazione di un punto all’ordine del giorno da parte di Laura Di Pilato, volano stracci all’interno della stessa maggioranza, in cui si intravedono spaccature e incomprensioni.

Andrea Barchetta, infatti, new entry della massima assise comunale, aveva commentato sulla sua pagina personale di Facebook di voler «prendere le distanze da chi cerca di sfruttare la funzione istituzionale esclusivamente per portare avanti interessi personali e difendere posizioni da Prima Repubblica» per motivare l’abbandono dell’aula.

Caustica la risposta della Consigliere comunale e Capogruppo di Forza Italia al Comune, Micaela D’Avanzo: «Tra le tante dichiarazioni rilasciate e diffuse a vanvera, dopo il Consiglio comunale del 19 febbraio, quella rilasciata dal consigliere Barchetta merita una risposta pubblica chiara, dopo averlo già fatto personalmente.

In qualità di cittadina, prima ancora che di Consigliere comunale e Capogruppo di Forza Italia al Comune, sono allibita dall’utilizzo di espressioni improprie e superficiali, come ad esempio “interessi personali”.

A tal proposito, alcune domande sorgono spontanee: a quali interessi si riferisce il consigliere Barchetta? In base a quali riscontri e ragioni lo stesso afferma tutto ciò? A chi apparterebbero e, soprattutto, a chi si riferirebbero questi interessi?

Per me e per molti altri, queste illazioni sono di una gravità inaudita e vanno respinte al mittente! Può la semplice anticipazione di un punto all’ordine del giorno dei lavori, determinare tutto questo scompiglio a suon di offese? Il consigliere Barchetta avrebbe, comunque, potuto esprimere un suo eventuale dissenso votando, assieme ai propri colleghi che, nel solco tracciato dai pentastellati andriesi, hanno abbandonato l’Assise, sottraendosi al confronto e rendendo, pressoché, inutile la seduta di Consiglio.

È auspicabile che l’ordinaria dialettica politica, pur animata e conflittuale, rimanga nel solco della correttezza e del rispetto personale. Eventuali dubbi, su qualsiasi situazione, possono essere sollevati nelle sedi opportune, che notoriamente non sono confutabili ricorrendo ai social o, meglio ancora, ai siti web.

Mi auguro che in futuro episodi di tal fatta non si ripetano e, perciò, mi dichiaro disponibile a tutelare la mia immagine e quella del Gruppo da me rappresentato, qualora ciò non avvenga.

Nel frattempo, mi chiedo come mai delle parole così pesanti siano gettate al vento parole con tanta leggerezza? È questa la giovane classe politica emergente?»

venerdì 22 Febbraio 2019

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