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Giorgino passa ufficialmente alla Lega, gli ex alleati: «Ecco il vero traditore»

La Redazione
«Oggi abbiamo la certezza che l'Amministrazione Giorgino era totalmente plagiata verso il pensiero politico unico, quello leghista, a discapito delle ragioni della comunità del centrodestra, umiliata e calpestata»
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Come già annunciato in mattinata, si è “celebrato” oggi il passaggio ufficiale dell’ex Sindaco Nicola Giorgino nelle fila della Lega di Salvini.

Alla conferenza stampa erano presenti i vertici regionali leghisti, oltre a diversi ex Assessori, tra cui Gianluca Grumo, Magda Merafina, Pierpaolo Matera, Francesca Magliano, la prof. Giovanna Bruno, oltre che Francesco Sansonna, Benedetto Miscioscia, Davide Falcetta e Domenico Campana (quest’ultimo ex commissario cittadino di Forza Italia).

E proprio dagli ex alleati di centrodestra, in particolare da Forza Italia, Andria Nuova, Direzione Italia e Idea, viene una dura nota di biasimo all’indirizzo del Sindaco con una battuta provocatoria anche all’onorevole D’Ambrosio del M5S:

«Dalle felpate e curiali braccia democristiane di Arnaldo Forlani alle rudi fattezze celtiche di Matteo Salvini (immortalato con tanto di t-shirt contro Papa Francesco), il passo non è stato affatto breve, ma costellato da una serie di “trasfigurazioni” politiche sinceramente dettate da una coerenza ideologica avente quale finalità unica l’opportunismo.

Da Forlani a Salvini, dunque, con l’intervallo di Casini, Pionati, Berlusconi (con sub-intervalli oscillanti tra Alfano e Fitto), qualche ammiccamento all’imperante Renzi (vedasi Giunta tecnica nel 2015), infine l’approdo nella “terra promessa” padan – salviniana.

Nicola Giorgino in questi anni ci aveva abituato a mirabolanti capriole, ma il triplo salto mortale carpiato con avvitamento ci era francamente sfuggito, specie se fino ad un anno fa si faceva immortalare avvinghiato al Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani.

Oggi, con il passaggio alla Lega, cui offriamo tutta la nostra sincera solidarietà per la chiusura di questa brillante operazione politica, si scopre finalmente il grande bluff di una manovra avvolgente che intrecciava anche i profili amministrativi del Comune di Andria, con una Giunta a trazione sovran-populista, varata non a caso dopo la formazione del governo gialloverde, mentre l’Ente era in balìa di un disastro economico-finanziario senza precedenti.

Oggi abbiamo la certezza che l’Amministrazione Giorgino era totalmente plagiata verso il pensiero politico unico, quello leghista, a discapito delle ragioni della comunità del centrodestra, umiliata e calpestata dalle sfrenate ambizioni personali dell’ex Sindaco.

Il velo dell’ipocrisia è finalmente squarciato, i cittadini andriesi sapranno giudicare, rettamente, d’ora in avanti, chi è il VERO TRADITORE della nostra città, e siamo certi non dimenticheranno facilmente chi ha utilizzato la comunità andriese solo come mero trampolino di lancio per il proprio carrierismo.

Infine, un abbraccio ideale intendiamo inviarlo anche agli amici del Movimento Cinque Stelle ed in particolare all’on. Giuseppe D’Ambrosio, in quanto da oggi avrà come interlocutore ed alleato l’avvocato Giorgino.

“Galeotto fu il contratto di governo e chi lo scrisse”, avrebbe declamato padre Dante nella sua Divina Commedia.

Auguri ai novelli Paolo e Francesca!

lunedì 6 Maggio 2019

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sabino cannone
sabino cannone
4 anni fa

Per la verità, ha tradito il progetto originario, il partito del Marchese del grillo:”io sono io e Voi non siete un c***o…”

Andriese72
Andriese72
4 anni fa

Citando uno striscione appeso ieri a Salerno in occasione della visita di Salvini “Questa lega è una vergogna”

antileghista
antileghista
4 anni fa

che nella città di Federico II (gli Hohenstaufen) debba vincere la lega …….spero vivamente che il trasformismo del piccolo Giorgio allontani tale sciagura !!!

Andria 4.0
Andria 4.0
4 anni fa

Terroni uniamoci e non permettiamo a questi falsari di entrare nel nostro territorio. Ma vi ricordate quando la lega si chiamava Lega Nord, vi ricordate quando dai palchi di Pontida dicevano che il Sud era una fogna. Ma ve lo immaginate re Giorgio sul palco di Pontida abbracciato con i suoi seguaci a cantare l’inno della Lega che vi ricordo non riconosce l’inno nazionale. Ma ci rendiamo conto. Annientiamoli.