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Tangenziale Ovest, Lorusso: «D’Ambrosio prima favorevole, ora attacca per coprire brutta figura»

la redazione
L'ex consigliere comunale di "Andria Nuova": «Da Presidente del consiglio comunale, Nino Marmo si oppose alla realizzazione dell'opera e da allora, a più riprese, ha denunciato l'inutilità della stessa»
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Non si placa la polemica sulla tangenziale ovest. Dopo la presa di posizione dell’On. D’Ambrosio del M5S che accusava il consigliere regionale Nino Marmo di “svegliarsi tardi” sull’opera, arriva, sui social, la replica dell’ex consigliere comunale di “Andria Nuova”, Gennaro Lorusso: «non è la prima volta che l’onorevole D’Ambrosio commette errori macroscopici e si inventa una realtà tutta sua al solo scopo di farsi notare. Quando poi viene scoperto, attraverso un semplice elenco di fatti, ecco che allora inizia a rispondere con attacchi personali e a cambiare le carte in tavola inseguendo solo una strategia comunicativa a fini elettorali e non già la verità delle cose.

“Carte in tavola “che evidentemente l’onorevole non ha tempo o voglia di leggere. Occorre quindi ricordare che proprio da Presidente del Consiglio Comunale, Nino Marmo si oppose alla realizzazione dell’opera e da allora, a più riprese, ha denunciato l’inutilità della stessa.

Il valente Onorevole pentastellato, invece, non più tardi di un anno fa, attraverso un suo post su Facebook dell’ottobre 2018, esprimeva compiacimento per la decisione del Consiglio dei Ministri di dare via libera alla prosecuzione del procedimento di impatto ambientale per la nuova tangenziale, affermando che “il costo dell’allargamento dell’attuale tangenziale sarebbe stato notevolmente superiore”.

Ovviamente dopo poco tempo, anche grazie all’impegno delle associazioni civiche, d’Ambrosio è stato costretto a fare una decisa inversione di marcia cercando di camuffare alla rinfusa la sua posizione. Ricordiamo infine al parlamentare andriese che la mozione del Consiglio Comunale con cui si boccia il progetto della nuova tangenziale ha come primo firmatario propio Nino Marmo ed è stata firmata anche dal collega di partito di D’Ambrosio, Michele Coratella che, infatti, sull’argomento evita di intervenire.

Sventolare una lettera del Capo del Dipartimento per la Programmazione ed il Coordinamento della Politica Economica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per affermare di aver risolto il problema equivale alla scoperta dell’acqua calda. Perchè quella lettera riporta una notizia già ben nota, almeno a chi ha dimestichezza amministrativa, e non è il caso evidentemente dell’onorevole D’Ambrosio. Ci auguriamo che questo modo scorretto e approssimativo di comunicare finisca al più presto perché non fa il bene della politica e soprattutto non fa il bene della comunità, visto che è tutto incentrato, per meri tornaconti elettorali, ad avvelenare i pozzi e creare un clima di ostilità. Vogliamo sperare che lo stesso Michele Coratella prenda le distanze dai comportamenti dell’onorevole D’Ambrosio al fine di riportare il dibattito e il confronto politico su canoni più civili in nome di quella tanto sventolata “onestà” di cui il suo movimento ha fatto una bandiera di facciata e che conoscendolo almeno a lui non dovrebbe far difetto».

venerdì 29 Novembre 2019

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Andrea Cicciarelli
Andrea Cicciarelli
4 anni fa

Già nel 1990 le associazioni di categoria avevano ribadito di allargare l'attuale tratto esistente, intervenendo solo sulla parte stradale rilevata mediante spallette di contenimento del terreno consentendo cosi l'ampliamento della carreggiata.
In questo modo non si modificano le complanari e gli svincoli esistenti, lasciando invariata la posizione della strada rispetto all'abitato (ancora distante dal tracciato attuale).