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Approvato il nuovo Regolamento edilizio dal commissario prefettizio Tufariello

La Redazione
Tufariello: «Tutto è avvenuto garantire la diffusione di un linguaggio comune in materia edilizia ed urbanistica»
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Un regolamento atteso da tempo che in tre mesi è stato licenziato dall’amministrazione commissariale: la sub commissaria Anna Maria Curcuruto sui social fa sapere che è stato approvato il nuovo Regolamento Edilizio.

«Oggi ad Andria con il Commissario Gaetano Tufariello abbiamo approvato il nuovo Regolamento Edilizio. Mi sembra incredibile, in soli tre mesi! A Bari non ci sono riuscita in dieci anni!
Grazie ai tecnici dell’ufficio Pino Lopetuso e Riccardo Miracapillo e ai professionisti esterni andriesi, che ci lavoravano tutti da due anni, per come mi hanno accolto! Grazie ai “critici”… che non mancano mai, e che comunque portano a riflettere.
E grazie soprattutto al Commissario Tufariello che ha creduto in me!
E adesso… tutti al lavoro!»

Anche il Commissario prefettizio ne dà notizia con propria nota: «adottata ieri, con i poteri del Consiglio Comunale, dal Commissario Straordinario del Comune di Andria, Dott. Gaetano Tufariello, la deliberazione di adeguamento del Regolamento Edilizio Comunale allo schema di Regolamento Edilizio Tipo, approvato in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni-Comuni del 20 ottobre 2016, a sua volta recepito dalla Regione Puglia.

Il Regolamento Edilizio è il frutto di un lungo lavoro di collaborazione dell’ Ufficio Tecnico con il tavolo tecnico, costruito dalla precedente Amministrazione Comunale insieme alla V Commissione Consiliare. Dunque vi è stato un lungo processo di consultazione pubblica durato due anni, attività che la Gestione Straordinaria giudica positivamente, ringraziando coloro che vi hanno preso parte.

Vi è stato dunque un percorso di partecipazione attiva dei cittadini e di tutti i soggetti pubblici e privati interessati che si è tradotto nella presentazione di una serie di osservazioni che sono state accolte parzialmente, nei limiti stabiliti dalle norme vigenti, tenendo sempre presente l’obiettivo di garantire lo sviluppo armonioso della città anche attraverso interventi di rinnovamento e di integrazione del patrimonio edilizio esistente. Vi è stato dunque un grosso confronto, una forte dialettica, a volte critica, ma sempre costruttiva, con gli ordini e alcune forze politiche, pur di giungere al grande risultato di dotare la città di un importante strumento di sviluppo. Tutto è avvenuto senza trascurare – conclude Tufariello – il fine ambizioso dell’Intesa espressa nel 2016: garantire la diffusione di un linguaggio comune in materia edilizia ed urbanistica sull’intero territorio nazionale.

Il Regolamento consta di 92 articoli, vi è una prima parte di principi generali e disciplina generale dell’attività edilizia ed una seconda di disposizioni regolamentari comunali in materia edilizia con disposizioni organizzative e procedurali, disciplina della esecuzione dei lavori, disposizioni per la qualità urbana, prescrizioni costruttive e funzionali, vigilanza e sistemi di controllo».

venerdì 13 Dicembre 2019

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