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Giovanni o Giovanna: chi sarà il candidato sindaco per il centrosinistra?

Sabino Liso
Sabino Liso
Ore cruciali per sciogliere la riserva e convergere su uno dei due nomi papabili
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A pochi giorni dalle primarie che decreteranno il candidato alla Regione Puglia per il centrosinistra, anche se pare chiara la vittoria del presidente uscente Michele Emiliano su Fabiano Amati (Pd), l’ex europarlamentare Elena Gentile (Pd), e il sociologo Leo Palmisano (indipendente), le prossime giornate, se non ore, saranno fondamentali per il centrosinistra andriese soprattutto nella scelta del candidato cittadino che sfiderà gli altri per recuperare Palazzo San Francesco dopo circa 9 anni di governo di centrodestra e quasi uno di commissariamento.

Nel pomeriggio di ieri, intanto, si è riunito il Partito Democratico provinciale per trovare un’intesa ed iniziare così questa campagna elettorale che stenta ad entrare nel vivo.

Due i nomi in lizza. Quello del segretario cittadino del PD, il commercialista Giovanni Vurchio e quello della presidente provinciale del PD, l’avv. Giovanna Bruno. Proprio su quest’ultima sembrerebbe propendere la maggior parte delle varie anime del centrosinistra. Dal canto suo, però, l’avvocato chiede garanzie sulle liste. Serve capire a fondo se le stesse siano tali da immaginare un’apertura reale e quindi eventualmente giocarsela al ballottaggio, dal momento che sembrerebbe improbabile ipotizzare una vittoria del cdx o del csx o del M5S al primo turno.

Insomma, evitare sbagli come quello fatto per le amministrative del 2015 con la candidatura sacrificale del prof. Sabino Fortunato seppur per un migliaio di voti si sfiorò il ballottaggio con il centrodestra.

Uno dei nodi cruciali da sciogliere, inoltre, è quello della ricandidatura di Sabino Zinni alle regionali. Si candiderà in una lista civica collegata ad Emiliano o sarà candidato nella lista del PD? Quest’ultima ipotesi, e quindi l’ingresso altisonante di Zinni nelle fila della composizione regionale del PD, di certo agevolerebbe e non di poco la coalizione centrosinistra, mettendo più al riparo il candidato Sindaco.

Un’eventuale ricandidatura del notaio Zinni nelle liste civiche correrebbe il rischio di creare una spaccatura interna alla coalizione che potrebbe, a sua volta, presentarsi alle amministrative con due candidati. D’altro canto, c’è chi giudica più coerente tale scelta che, evidentemente, fondata su più liste, farebbe leva sulla presenza di più candidati di centrosinistra e quindi più voti alla stessa coalizione.

Sic stantibus rebus non ci resta che attendere. Intanto, non se la passano meglio a centrodestra. Ma questo è un altro capitolo che affronteremo in un altro articolo.

giovedì 9 Gennaio 2020

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