L’avv. Michele Coratella, candidato sindaco per il M5S alle prossime amministrative fa il punto sull’attuale situazione politica. Un focus sulla questione ambientale e sui debiti del comune di Andria: «Viviamo una campagna elettorale che stenta a partire a causa della mancanza dei miei competitors, al momento solo voci, è uscita solo Laura Di Pilato; per il centrodestra si rincorrono i nomi di Miscioscia e Marmo, persone che hanno danneggiato Andria con Giorgino. Mi chiedo: con quale coraggio intendono di nuovo ricandidarsi? Io sono preoccupato perché non c’è limite al peggio. Perché riproporsi come candidati Sindaco quando in realtà loro hanno fatto parte di quella Amministrazione che ha accumulato tutta una serie di debiti su Andria?».
L’accesso al fondo di rotazione per le casse comunali è stata una boccata di ossigeno che comunque non riesce a dare una risposta alla fila dei numerosi fornitori che quotidianamente battono cassa al comune di Andria: «A me preoccupa che i debiti continuano ad aumentare poiché arribano sia sentenze che pignoramenti presso il comune – continua Coratella -. Di pari passo non diminuiscono e non vengono pagate le transazioni che ha effettuato il commissario straordinario, anzi, il pagamento della prima rata è stato posticipato. Allo stato attuale nutro forti perplessità perché i circa 15 milioni di accesso al fondo di rotazione sono stati utilizzati in gran parte per pagare il debito del Comune nei confronti dell’Aro, poca roba è rimasta per i fornitori del comune peraltro con scadenze dilazionate nei prossimi anni. La mia preoccupazione è che ancora non si ha contezza del debito complessivo e questo mette certamente a rischio il piano di riequilibrio».
Una delle questioni cruciali di questa campagna elettorale sarà quella ambientale: «Per noi del M5S non è una tematica da campagna elettorale. Voglio ricordare semplicemente che grazie a noi è stata chiusa la discarica di San Nicola la guardia nel 2017. Sulla questione ambiente abbiamo sempre fatto da pungolo e sollecitato soluzioni. Allo stato attuale della messa in sicurezza della discarica non si sa nulla seppure ci sarebbero dei soldi stanziati per questo; abbiamo lo sforamento continuo dei limiti delle polveri sottili nell’aria; abbiamo il problema dei roghi alle periferie della città. C’è da affrontare la questione ambientale mettendo mano anche alla mobilità di Andria ma se, come è accaduto, dal 1 luglio 2020 ci sarà un taglio del trasporto pubblico, come possiamo parlare di disincentivo all’utilizzo dell’auto propria?»
L’avv. Coratella non nutre dubbi su quello che sarebbe il primo atto da mettere in campo nel caso diventasse primo cittadino di Andria: «Siccome non voglio dare la colpa a chi mi ha preceduto, come primo atto farei sicuramente chiarezza su quelli che sono i debiti reali del comune di Andria».
Forza Coratella siamo con te!