Politica

Centro storico, il dott. Di Gioia: «Indecente proporre la riduzione della zona a traffico limitato»

la redazione
«Le proposte avanzate dal comitato degli esercenti e dal consigliere regionale Nino Marmo determinerebbero un netto peggioramento ed arretramento delle condizioni di vita civile, sociale e del decoro urbano»
scrivi un commento 19939

Sulle proposte avanzate dal consigliere regionale Nino Marmo ed elaborate in un incontro con il “comitato esercenti centro storico” è intervenuto il dott. Antonio di Gioia: «partendo dalla crisi degli esercenti commerciali, conseguente all’epidemia da coronavirus, a tutti nota, si forniscono alcune indicazioni per venire incontro alle esigenze di ripresa economica di questa categoria lavorativa (Bar, ristoranti, negozi).

Mi esimo dal fare considerazioni in merito alle proposte di agevolazioni di natura fiscale – esattoriale, sulle quali sono state fatte valutazioni, in gran parte condivisibili, da cittadini con specifiche competenze ( A. Griner), sia pure di parte politica avversa.

La proposta più “ indecente”, almeno per lo scrivente che si è sempre interessato di Centro Storico e Storia della Città di Andria, è quella di una “riprogrammazione della ZTL ( zona a traffico limitato) rendendola operativa solo nel periodo maggio/ottobre e 1 dicembre – 10 gennaio”.

Abbiamo già detto, in altra occasione, che Andria dal punto di vista della valorizzazione del suo patrimonio storico artistico e della vivibilità urbana, è arretrata di almeno un trentennio rispetto alle altre città pugliesi. Dopo aver adottato la ZTL da pochi anni, se ne chiede già una riprogrammazione in senso gravemente riduttivo e asservita alle incontrollate “voglie” degli esercenti di attività di commerciali.

Con la scusa poi del Covid -19, si richiede la sospensione in deroga del regolamento Dehors, da sempre tanto agognata dai ristoratori, prevedendo l’ampliamento dell’occupazione degli spazi esterni per consentire il distanziamento tra i clienti.

Queste proposte, messe insieme ed ammesso che siano fattibili dal punto di vista amministrativo, determinerebbero un netto peggioramento ed arretramento delle condizioni di vita civile, sociale e del decoro urbano: riduzione della ZTL, ampliamento dell’occupazione spazio pubblico, assenza di regole per i Dehors, sono un invito alla baldoria ed allo svilimento del decoro cittadino, sia durante i periodi di attivazione della ZTL, che durante la sua sospensione, dove il centro storico tornerebbe ad essere invaso dalle autovetture, senza regole.

Si tratta di proposte senza capo, né coda, espresse da un comitato esercenti centro storico, purtroppo fatte proprie dall’amico Nino con una certa disinvoltura, alla quale forse i “politici” sono abituati.

Andria non ha bisogno di queste proposte, ma di regole da osservare. La tendenza attuale è di allargare le aree urbane ZTL e non di ridurle, non solo e non tanto per la tutela dell’edilizia storica, ma perché esse costituiscono il luogo privilegiato per mettere in pratica lo spostamento pedonale, ciclabile e di ogni altra forma di trasporto urbano alternativa alle autovetture, per le quali il governo sta perseguendo una politica di incentivi. È in gioco anche la salubrità delle nostre città e la qualità di vita dei cittadini».

venerdì 8 Maggio 2020

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Ancic
Ancic
3 anni fa

Condivido pienamente quanto asserito; ritengo che l'inserimento delle attività pubbliche nel centro storico lo farebbe rivivere (vedi area mercato vecchio, biblioteca con locali adiacenti, ospedale vecchio ed area scoperta, Officina s. Domenico, ex cabina elettrica, mercato scoperto ed uffici sovrastanti, ufficio IAT, Palazzo Ducale, chiese non più fruibili, etc).
In questo modo si avrebbe una vitalità costante del centro storico e a vantaggio degli Esercenti.
Si pensi ad inserire feste patronali, fiere etc, evitando di collassare l'intera città in determinate occasioni.