La consigliera regionale del M5S, Grazia Di Bari, con un post sui social ha fatto il punto della situazione sul futuro prossimo dell’Aro 2 Bt, da cui qualche giorno fa il comune di Andria è uscito, e sul servizio di raccolta dei rifiuti nella città federiciana: «ieri ho partecipato alla Commissione Ambiente del Consiglio Regionale pugliese. Abbiamo parlato della gestione regionale dei rifiuti. L’occasione era importante per la presenza dell’Assessore regionale all’ambiente Gianni Stea e dell’avvocato Grandaliano, direttore generale dell’AGER, l’agenzia regionale che si occupa di ambiente e della costruzione dei nuovi impianti per la gestione del ciclo dei rifiuti, così ne ho approfittato per chiedere chiarimenti sulla situazione nella BAT.
Visto che il tema dell’Aro 2 Bt è tornato agli onori delle cronache, ho chiesto come sarà organizzato il servizio rifiuti per i Comuni facenti parte di questo organismo, che è stato messo in liquidazione a causa dei debiti accumulati dal Comune di Andria. La risposta, per certi versi sorprendente, è stata la seguente: “l’Unione dei Comuni resterà in piedi, grazie ad una nuova convenzione che verrà sottoscritta dai Comuni già facenti parte dell’Aro 2 Bt, quindi Minervino, Spinazzola, Andria e Canosa”.
Ho chiesto aggiornamenti anche per le gare ponte per il servizio spazzamento e smaltimento dei rifiuti dei Comuni di Canosa e Andria, servizi attualmente gestiti in proroga dalla Sangalli. Secondo le autorità regionali, a giorni sarà pubblicato il bando di gara per Andria, mentre per Canosa avverrà a fine giugno.
Infine, ho chiesto cosa avesse intenzione di fare l’assessore con la società Ecoerre, che ha proposto ricorso e impugnato il piano dei rifiuti dopo che si è vista bocciare dalla Regione Puglia la richiesta di costruire un impianto di trattamento di rifiuti speciali a Trani. A questa mia domanda, con mia grandissima sorpresa, l’assessore ha candidamente dichiarato di non sapere cosa rispondere. Una cosa incredibile, visto che è stata proprio la sua struttura tecnica a negare il permesso di costruire l’impianto. Ci sta ripensando?
Nel tempo necessario ad informarsi, gli suggerisco quella che dovrebbe essere la sola e unica priorità ambientale per Trani: una soluzione per la discarica, che aspetta da anni di essere completamente bonificata e messa in sicurezza».