Politica

​Ipsia Archimede, il presidente Lodispoto in procinto di sciogliere il contratto con la proprietà

La Redazione
L'avv. Di Pilato: «Mi complimento con il presidente della provincia BAT che ha deciso di mettere fine a questo spreco di denaro pubblico da me denunciato in più occasioni»
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«Scuola fatiscente e spreco di denaro pubblico. Torno a parlare dell’Ipsia Archimede perché ci sono novità rilevanti: il presidente della provincia Bernardo Lodispoto ha predisposto quanto di sua competenza per rescindere dal contratto con la Gesatti, proprietaria dell’immobile di via Barletta dove sono attive appena il 30% delle aule per cui la provincia paga un canone mensile indecente, oltretutto, per aule e ambienti, come ad esempio la palestra, fatiscenti» – commenta l’avv. Laura Di Pilato.

«Ne torno a parlare dopo aver ricevuto personalmente una missiva/denuncia da parte di un docente dell’Istituto scolastico in questione.

mancanza di alunni all’interno dell’istituto scolastico: molti purtroppo sono iscritti, ma solo sulla carta; idem dicasi per quegli alunni che necessiterebbero degli insegnanti di sostegno e che effettivamente non frequentano, ma risultano iscritti. Un’indecenza alla quale è arrivato il momento di porre fine. Finalmente il presidente della provincia Lodispoto ha accolto questa denuncia da me evidenziata già nel 2018 e ripresa nel 2019 quando denunciavo l’ex sindaco Giorgino che bypassava il consiglio provinciale e, paventando il mio esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti, pensava che la soluzione migliore fosse quella di rinegoziazione del canone di locazione con la proprietà dell’immobile portandolo a 996.000,00 euro annui anziché 1.380.000,00 euro. È del tutto evidente che tale cifra resta esorbitante per un istituto che conta appena poche aule e per giunta tenute male.

È arrivato il momento della famosa operazione verità e mi complimento con il presidente della provincia BAT Bernardo Lodispoto che ha deciso di mettere fine a questo spreco di denaro pubblico da me denunciato in più occasioni. Le istituzioni, in questo particolare momento di congiuntura economica, non possono permettersi ulteriori sprechi, ma devono utilizzare quelle poche risorse in maniera più oculata. Questo particolare momento in cui la didattica si svolge a distanza, sia per le istituzioni occasione propizia per una grande riforma per la scuola».


mercoledì 27 Maggio 2020

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