Secondo quanto riportato dall’Ansa c’è stato l’ok dell’Aula della Camera, con il voto contrario di Fdi e l’astensione della Lega, all’emendamento di Francesco Paolo Sisto dl Elezioni che riduce la finestra per le elezioni a partire dal 20 settembre in poi.
I sì sono stati 287, 33 i No e 77 gli astenuti. «Con l’approvazione dell’emendamento Sisto che sancisce di fatto con chiarezza che il 20 e 21 settembre si voterà per il primo turno delle comunali, per le regionali e il referendum e due settimane dopo per i ballottaggi, si realizza l’unica ampia convergenza possibile, quella sulla data baricentrica tra le opposte richieste del 13 settembre (da parte dei Presidenti delle Regioni) e del 27 (gruppi parlamentari di opposizione)» sostiene Stefano Ceccanti del Pd.
«Col sì di Forza Italia e l’astensione della Lega si è appunto realizzata una convergenza molto ampia. Peccato per il gruppo di Fratelli d’Italia che rimane da solo, ad autoescludersi, su una posizione estrema e propagandistica, secondo la quale una settimana di distanza farebbe differenza tra democrazia e non democrazia» conclude.