Un post duro, durissimo, sarcastico e pungente quello pubblicato nella mattinata di domenica 2 settembre 2018 sul suo profilo personale Facebook dal Coordinatore del Comitato di Quartiere Europa di Andria, Savino Montaruli che scriveva: “quando vedete qualche fannullone riempi bocca ditegli che nel Quartiere Europa questo marciapiede sta in queste condizioni da anni ed a noi Comitato non viene consentito di auto ripararlo a nostre spese. Li accanto c’è l’asilo A. Gabelli. Vergognatevi. Vuol dire che non siete amministratori di “prossimità” o che non volete vedere ma mi viene il serio dubbio che stia in quelle condizioni a mo’ di salvadanaio per qualcuno che cadendoci sopra potrebbe chiedere qualche decina di migliaia di euro di risarcimento. Altro che reddito di dignità. Sarà un altro trucchetto della politica per arraffare voti facili?”
Una vera e propria denuncia pubblica, evidentemente esasperata proprio a causa dell’esasperazione creata da una situazione di così grave pericolo, persistente da anni, a due passi da uno dei più importanti asili nido cittadini; a due passi dal Parco Giovanni Paolo II e ad un passo dall’ingresso alla Chiesa S. Andrea Apostolo, nel cuore del Quartiere Europa.
Qualcuno dei tanti amministratori comunali, assessori, politici locali che seguono la pagina Facebook del sindacalista andriese deve aver avvertito un lunghissimo brivido lungo la schiena e dopo aver letto quel post si sarebbe attivato immediatamente per la riparazione del pericoloso manufatto.
Detto, fatto. Sin dalle prime ore di lunedì 3 settembre, a distanza di appena 14 ore dalla denuncia pubblica, gli addetti alla manutenzione effettuano la miracolosa, piccola riparazione attesa da anni. Immensa la gioia dei residenti che immediatamente hanno inviato una nota di compiacimento allo stesso Coordinatore Montaruli, ringraziandolo per la sua attività sociale da 21 anni al servizio del popoloso quartiere, invitandolo ad estendere tale ringraziamento anche all’anonimo amministratore comunale che ha colto il grido di dolore e dato mandato di riparazione urgente.
«Per una storia che si conclude felicemente – commenta Montaruli – ce ne sono, invece, tantissime altre in attesa di soluzione da anni e sono quelle tristi storie che non hanno osservatori civici pronti a denunciare; che non hanno neppure Facebook e neanche la possibilità di esternare denunce pubbliche. Sono i “Cittadini di Periferia” che si sentono abbandonati e desolati; che non possono neppure godere di una panchina rotta da tanto, troppo tempo delle quale nessuno si accorge, forse perché nel quartiere Monticelli gli amministratori pubblici si vedono solo in campagna elettorale mentre per tutto il resto del tempo i residenti diventano inutili».