Spalla

Pasqua, la notte che fa la differenza

La Redazione
Gli auguri di don Ettore Lestingi
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Durante la cena pasquale ebraica il figlio chiede al padre: “Che cosa c’è di diverso questa notte da tutte le altre notti?”

È la domanda che ci poniamo anche noi mentre, avvolti dalle tenebre, nella notte più profonda, celebriamo la Veglia di risurrezione. Non è la notte di Giuda che, dopo aver tradito il Maestro, esce dal cenacolo e l’evangelista annota “era notte” e S. Agostino commenta “et ipse erat nox”. Notte fuori, notte dentro! Notti insonni ed interminabili per chi soffre, è solo, ha fame, dubita, oppresso da pensieri, cercatore di soluzione alla propria povertà.

Notte maledetta!

Ma la notte di Pasqua, fa la differenza. Perché?

Ascoltiamo il canto dell’Exultet:

“Questa è la notte in cui hai liberato i figli di Israele, nostri padri,
dalla schiavitù dell’Egitto, e li hai fatti passare illesi attraverso il Mar Rosso. Questa è la notte in cui hai vinto le tenebre del peccato con lo splendore della colonna di fuoco. Questa è la notte che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo dall’oscurità del peccato e dalla corruzione del mondo, li consacra all’amore del Padre e li unisce nella comunione dei santi. O notte beata, tu sola hai meritato di conoscere il tempo e l’ora in cui Cristo è risorto dagli inferi. Di questa notte è stato scritto: la notte splenderà come il giorno, e sarà fonte di luce per la mia delizia Il santo mistero di questa notte sconfigge il male, lava le colpe, restituisce l’innocenza ai peccatori, la gioia agli afflitti. O notte veramente gloriosa, che ricongiunge la terra al cielo e l’uomo al suo creatore!”

E’ notte di liberazione verso la libertà! E’ notte di vittoria, che salva.

E’ notte beata perché sole lei ha conosciuto l’ora n cui Cristo è risorto. E lasciamo alla note custodire questo segreto! E’ la notte che splende come e più del giorno. E’ notte gloriosa.

Mentre ci accingiamo a celebrare la notte che fa la differenza, rapiti dal desiderio che subito splenda l’alba di un nuovo giorno, stanchi di vivere notti insonni ed interminabili, con il profeta gridiamo: “Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della notte?». La sentinella risponde: ”Viene il mattino”. E l’alba della nuova umanità è Cristo, “la stella del mattino, questa stella che non conosce tramonto!”.

Buona notte di Pasqua.

domenica 21 Aprile 2019

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