Spalla

Più contagiosa la paura che il Coronavirus

La Redazione
La nota dello psicologo-psicoterapeuta Saverio Costantino
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Il contenuto centrale di questa riflessione riguarda l’eccesso di informazioni sul tema che in questi ultimi mesi sta rapendo tutta la nostra attenzione. Anche le fonti ufficiali spesso risultano purtroppo contraddittorie, palinsesti televisivi completamente dedicati a discutere di un contenuto che nell’eccesso di informazioni, tante distorsive, provocano saturazione, con conseguente disattesa da parte di molti di quelle poche, ma indispensabili regole.

Le regole sono da rispettare e non da interpretare.

La paura e il panico generano condotte che alimentano quello che si combatte e peraltro attaccano anche le difese immunitarie… sentirci sempre in una condizione di allarme, alla ricerca del pericolo e soprattutto del nostro vicinountore, per poterlo evitare e “scansare” …siamo alla frontiera dell’assurdo, una sorta di dipendenza dalla paura.

Per non parlare di come tutto questo abbia vellicato comportamenti ossessivi, ansiosi, paranoici ed ipocondriaci, comportamenti che si amplificano, ma che ovviamente rendono visibile con meno filtri contenuti già esistenti, ma solo mascherati e controllati.

In questo periodo siamo tutti diventati virologi, tutti esperti e tutti in fuga; magari si usasse lo stesso linguaggio e gli stessi contenuti, evitando così che qualcuno degli addetti alla comunicazione, già depresso di suo, ci confondesse dicendo che lo è diventato per la paura del contagio.. anche questo purtroppo si è detto.E si, perché proprio la mancanza di governance di informazioni mirate ed essenziali espone al caos, alla confusione, alla reale disattesa.

La gente ha lo sguardo più rinchiuso, sembra quasi che esista per andare alla ricerca del virus, dell’untore da evitare, piena di rabbia quasi paranoica che non permette di vedere null’altro che la patologia da evitare.

I talk show che continuano ad alimentare confusione, a parlare di contenuti allarmanti, anziché dare una condizione di respiro, di relax, di distrazione..mi torna alla mente la radio nel film” Good Morning, Vietnam” interpretato dal compianto Robin Williams, capace di trasmettere allegria e di distrarre da un tema che faceva paura.

Qualcuno usa disinvoltamente il termine “pandemia”, parlo anche di rappresentanti di Istituzioni che anticipano uno stato di gravità che puo’ definire solo L’OMS, insomma una vera torre di babele.

In discussione perciò anche le fonti istituzionali che affermano e smentiscono, una comunicazione borderline, che ovviamente alimenta le distanze..figuriamoci cosa possa mai costare un metro di distanza per quelle persone che lo sono sempre state per chilometri.

Insomma la prescrizione di alcune norme di salvaguardia forse potrebbe diventare un sano comportamento che demolisce pessime abitudini e che ne rafforza altre, come rimanere a casa, rispettare norme igieniche e comportamenti di aggregazione promiscua.

La crisi che porta al benessere… rimanere a casa e, invece di smanettare sui social, avvicinarsi ad una sana lettura di un libro, magari in famiglia.

Recupero alcuni concetti del grande scrittore, mio coetaneo e quasi mio conterraneo, Franco Arminio, che ci invita a recuperare il senso delle cose più semplici .. la visita ai nostri cari defunti al cimitero, tanto loro non sono contagiosi;la lettura di un libro con i propri cari; osservare la bellezza della natura, i parchi, gli alberi che sono capaci di liberare sostanze che rinforzano il sistema immunitario; recuperare la preghiera.. insomma un decalogo che mi piace sintetizzare con la lotta a contrastare il nostro bisogno di sventura, aumentando il nostro desiderio di bene…e si, perchè “I virus non amano i grandi sognatori”

Non pensate – dice – a chi vi puo’ contagiare, piuttosto pensate a chi potete guarire.

Insomma se non potete stringere la mano agli uomini stringetela a Dio, l’umanità deve vivere con tanta umanità.

Le stesse carezze che non possiamo fare di persona, potremmo imparare a mandarle con gli sguardi, non facendo mancare mai la nostra attenzione a chi ci è accanto.

lunedì 9 Marzo 2020

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