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Sport andriese, il 2020 l’anno dell’atletica

Riccardo Alicino
Riccardo Alicino
Fortunato, Lomuscio, Selvarolo: tra poche luci, e molte ombre, brillano tre stelle in assoluto
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Eccolo, l’ultimo atto del 2020. L’anno della pandemia, degli stop, dei rinvii. L’anno delle incertezze e della precarietà. L'anno della resilienza. Anche nel mondo dello sport.

Nonostante tutto, però, come ogni annata che si rispetti, è tempo di bilanci. O meglio, del bilancio, che stavolta ha una parola chiave: atletica. E tre protagonisti: Fortunato, Lomuscio, Selvarolo. Loro la (triplice) firma su un capitolo giunto alla sua ultima appendice.

Anche in tempi di Covid, “marciare” controcorrente è possibile. Per conferme chiedere a Nicola Lomuscio e Francesco Fortunato. Il portacolori delle fiamme gialle, nonostante una preparazione tribolata, il 22 febbraio si laurea campione Italiano di Marcia agli indoor di Ancona, conquistando il suo quarto titolo italiano consecutivo nei 5000m. Ad ottobre, poi, serve il bis su un piatto d’argento. Anzi, d’oro, come la medaglia che strappa ai suoi competitor: Campione Italiano della 10 km di marcia su strada e nono titolo assoluto in carriera alla Festa dell’Endurance di Modena. La nota dolente? Il rinvio dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020, il cui recupero è già nel mirino.

Lomuscio, dal canto suo, inaugura l’anno agonistico il 26 gennaio a Grosseto, vincendo la 1^ Prova dei Campionati Italiani di marcia per società, nella categoria Allievi (44:05). La seconda tappa il 15 febbraio agli Indoor di Ancona: successo col super crono di 21:18:64 che gli permette di diventare il terzo Allievo di sempre sui 5000m indoor dopo i colossi de Benedictis e Didoni. Non ancora soddisfatto, ci riprova una settimana dopo tra gli “Assoluti”, piazzandosi quarto e conquistando, col tempo di 20’54”38 e ben 35 anni dopo, il record italiano nella categoria Allievi. Titolo, questo, che gli permette di entrare nella nomination FIDAL per decretare l’Atleta dell’Anno (Under 20 Uomini). Traguardo che sfiora di un millimetro, dominando solo nelle preferenze social.

Selvarolo, longilineo puro, dalla buona struttura fisica, è in costante crescita. E lo dimostra negli appuntamenti che contano, consumando i tracciati a suon di falcate: a febbraio scende sotto il muro dei 3’/km (39:20), vincendo a Modena la 46^ Corrida di San Geminiano. Si aggiudica la classica 13.350 chilometri maschile su strada, riportando l'Italia sul gradino più alto del podio 25 anni dopo Stefano Baldini. Alla ripresa delle fatiche, in quel di settembre, porta a casa la medaglia d’argento nella categoria “Promesse” sui 10.000m al Campionato Italiano “Meeting Città di Conegliano”, arrivando alle spalle solo del forte Parolini. E dopo meno di un mese, il podista andriese, tesserato con Atl. Casone Noceto, non sbaglia l’altro appuntamento tricolore: alla “Festa dell’endurance” di Modena, nei 5000m, conquista in 14'08" il terzo posto assoluto e la seconda posizione tra i pari età, laureandosi vice Campione Italiano Promesse.

Tra poche luci, e molte ombre, brillano, dunque, tre stelle in assoluto. Talenti, di fatto, divenuti nel tempo vere e proprie certezze. Eppure costretti a far leva solo sulla propria tenacia, dinanzi alla passività delle istituzioni che non offrono loro ciò di cui avrebbero realmente bisogno. Ricordi intensi di un 2020 vissuto a suon di “stop and go”, ma che ha comunque saputo regalare emozioni.

Cala il sipario. Si volta pagina. Che il nuovo anno doni respiro ad un settore, quello dello sport, martoriato dalla pandemia. A voi tutti, attenti lettori, un sincero augurio di un sereno 2021 dalla redazione sportiva di AndriaLive.it.

giovedì 31 Dicembre 2020

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