«Possiamo fare bene. Serve solo che scatti la scintilla, per mostrare le reali potenzialità di questo gruppo. Poi, credo si possa pensare anche a qualcosa in più della salvezza». Fiducia, consapevolezza e un pizzico di ambizione. Ciro Ginestra si presenta così. A lui, dopo il divorzio con Gigi Panarelli, la società ha affidato il compito di risollevare un gruppo attualmente in penultima posizione, in grado di collezionare solo 5 punti in otto partite.
L’arrivo ad Andria martedì. Firma in mattinata, primo allenamento con la squadra al pomeriggio. Il trainer campano, fortemente voluto dal pres. Roselli e più volte, negli scorsi anni, vicino all’approdo ad Andria, ha già avuto modo di dialogare col gruppo: «La risposta? Più che positiva. La squadra ha una gran voglia di uscire da questa situazione». L’ex Casertana, Bisceglie e Picerno, crede fortemente nelle capacità dei suoi ragazzi, ma non si nasconde: «sono qui da soli due giorni e ho bisogno di lavorare; in primis, sull’aspetto mentale. In questi momenti, in queste piazze, può incepparsi qualche meccanismo. Serve che scatti la scintilla, magari già con un buon risultato domenica. Poi, dovremo costruire delle certezze, dando a questa squadra identità e maggiore cattiveria».
Strano incrocio del destino: già 4 anni fa, in serie D ad Altamura, Ginestra riceveva il testimone da Panarelli. Al suo arrivo, 10 vittorie consecutive e terzo posto al termine del campionato. Il neo tecnico dei federiciani ci scherza su: «mi auguro possa ripetersi, ce ne basterebbe anche qualcuna in meno». Poi rivela: «conosco le reali potenzialità di alcuni interpreti, mi piacerebbe guardare anche oltre la semplice salvezza».
Il tecnico nativo di Pozzuoli, predilige una «squadra che giochi a calcio e che sia aggressiva in fase di non possesso». Merito di Maurizio Sarri, fonte ispiratrice di una filosofia di gioco che lo ha galvanizzato nella sua esperienza da attaccante a Sorrento: «Con lui ho passato una stagione splendida. Ed è stato lui a darmi l’ispirazione di studiare calcio e fare l’allenatore».
Nel frattempo, il pres. Roselli binda il direttore sportivo Alessandro Degli Esposti, anche lui, accanto a Panarelli, sul banco degli imputati dopo la sconfitta di Potenza. L'input è chiaro: resettare e ripartire, per mantenere una categoria ritrovata con fatica.