Cultura

Viaggio attraverso personaggi secolari della Città

Michele Di Corato
Tradizioni letterarie andriesi
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Domenica 25 giugno, alle ore 20.30, presso il Chiostro di San Francesco di Andria, sarà presentato un “Viaggio nel tempo, tra le mura della Città”, evento caldeggiato dall’Assessore alla Cultura, Luigi Del Giudice, ed organizato dall’autore e sceneggiatore Giuseppe Emanuele Volpe con la collaborazione del fonico Antonio Miracapillo.
La serata, interamente gratuita, sarà incentrata su monologhi dei personaggi storici di Andria. Il vasto repertorio spazia da Ettore Carafa a Beatrice d’Angiò, dalla comune erbivendola (una donna del popolo) al patrono San Riccardo, da Farinelli a Giuseppe Fenicia (costruttore del campanile di san Domenico) fino ad arrivare Francesco II Del Balzo, personalità di spicco che hanno segnato la tradizione secolare della nostra Città e che rivivono attraverso le profonde voci di interpreti, quali Nicoletta Quacquarelli, Mariangela Ieva, Nicola D’Amico, Davide Berardino, Francesco Sellitri e Filippo Ieva.
A fare da cornice allo spettacolo ci sarà anche l’esibizione canora degli stessi Volpe e Miracapillo che presenteranno un pezzo inedito, proposto come inno ufficiale della Città di Andria.

«Lo spettacolo si propone di raccontare, attraverso il teatro e l’arte teatrale, la storia della nostra città e la sua cultura con monologhi dei suoi personaggi che si raccontano in prima persona la loro storia personale – commenta Giuseppe Emanuele Volpe – . I personaggi sono tutti andriesi, o quasi, altri lo sono d’adozione come il patrono Riccardo, nel quale si intrecciano storia e leggenda. Di Giuseppe Fenicia si sa solo che ha costruito il campanile di San Domenico dedicandolo ai Domenicani, presenti ad Andria, città cattedratica, fino all’ editto di Murat. Beatrice d’Angiò è colei che donò alla città la Sacra Spina, ma che, come racconta Dante, tirata fuori dal convento, fu data in sposa ad un uomo che non amava quindi da qui il suo dramma di non sentirsi apprezzata, oggi è rinchiusa nel Palazzo Ducale. L’erbivendola, la donna del popolo, rappresenta il personaggio che non trova spazio nei libri di storia, il suo dramma è quello di ogni giorno, la carestia, la guerra, le epidemie, i sacrifici. Poi c’è Ettore Carafa con il suo dramma di sentirsi contro la città che amava e che cercava di riportare alla libertà politica contro i francesi, ma, purtroppo, questo gli valse solo l’ostilità dei suoi concittadini. Farinelli, nonostante il successo canoro, lottava contro la solitudine. Si tratta, insomma, di personaggi storici ma pienamente umani».

martedì 30 Maggio 2017

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