Questo periodo liturgico di Quaresima, cominciato mercoledì 1° marzo, sarà scandito da una serie di appuntamenti nei tre paesi della nostra diocesi, Andria, Canosa e Minervino, un percorso quaresimale dei giovanissimi e giovani dai 16 ai 30 anni con il Vescovo.
«Vuole essere un’occasione per far sentire la prossimità della comunità ecclesiale che sente il dovere di annunciare il Vangelo, in risposta al mandato del Risorto». A parlare è don Pasquale Gallucci, direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile, il quale continua: «L’auspicio è che siano i giovani stessi a coinvolgere i propri coetanei, magari quelli che non partecipano alla vita delle comunità, attuando una sorta di dinamica missionaria. Lo slogan “Ci vediamo al centro”, nel mentre esprime l’invito a ritrovarsi in luoghi abitualmente da tutti frequentati, vuole essere un appello a recuperare il valore della cura di sé, della relazione con gli altri, dell’apertura a Dio. Il percorso sarà costituito da tre tappe, ognuna delle quali focalizzerà un tema. I temi partono dai tre aspetti tipici del tempo quaresimale, digiuno, elemosina e preghiera, coniugati però con un linguaggio più sensibile al mondo giovanile. Pertanto si parlerà di relazione con se stessi (il digiuno), relazione con gli altri (l’elemosina), relazione con Dio (preghiera)».
Ecco le date degli appuntamenti:
Andria, “Sedendo e Mirando” il 27 marzo alle ore 21.00 presso l’Officina San Domenico; “Verso l’altro” il 28 marzo alle ore 21.00 presso il Chiostro San Francesco.
Canosa, “Sedendo e Mirando” il 30 marzo alle ore 20.30 presso la Casa del caffè; “Verso l’altro” il 31 marzo alle ore 20.30 presso l’Internetrock@fè.
Minervino, “Verso l’altro” il 23 marzo alle ore 20.30 presso il Cortile D’Ambrosio.
Il percorso culminerà nella Giornata diocesana della Gioventù, “Tutto è magnifico!” a Canosa il prossimo 8 aprile, sabato delle Palme. “Tutto è magnifico”, titolo che riprende così il tema scelto da Papa Francesco per questa giornata. Quest’anno la riflessione si concentrerà sulla fede di Maria quando nel Magnificat disse: «Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente» (Lc1,49). Chiamata a diventare la madre del Salvatore non si chiude in casa, non si lascia vincere dalla paura, ma si alza e va in fretta a visitare la cugina Elisabetta, che è al sesto mese di gravidanza. Papa Francesco nel suo messaggio per la XXXII Giornata Mondiale della Gioventù 2017 spiega così: «Quella di Maria è una preghiera rivoluzionaria, il canto di una giovane piena di fede, consapevole dei suoi limiti ma fiduciosa nella misericordia divina. Questa piccola donna coraggiosa rende grazie a Dio perché ha guardato la sua piccolezza e per l’opera di salvezza che ha compiuto sul popolo, sui poveri e gli umili». Maria non è una “giovane-divano”, ci ricorda il Papa, invitando tutti a non lasciarsi sedurre dalle lusinghe di una vita facile, ma priva di senso.