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Accoglienza e legalità, don Geremia Acri ritira il Premio “Livatino-Saetta-Costa”

La Redazione
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Premio "Livatino-Saetta-Costa" consegnato a don Geremia Acri
Il responsabile di Casa "Santa Croce-Livatino" a Catania per ricevere il premio all'impegno sociale in memoria dei giudici eroi caduti nella lotta alle mafie
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Si è tenuta ieri nel museo diocesano di Catania la XXIII edizione del premio internazionale all’impegno sociale 2017 “Rosario Livatino – Antonino Saetta – Gaetano Costa” istituito in memoria dei giudici eroi caduti nella lotta alla criminalità dal comitato Antimafie di Riposto, presieduto da Attilio Cavallaro e guidato in Puglia e Basilicata dal giornalista Cosimo Forina.

Sono stati molti i nostri corregionali ad essere insigniti del riconoscimento. Fra di loro c’è anche il responsabile di Casa Accoglienza “Santa Croce – Rosario Livatino” e “Santa Maria Goretti”, che è stato presente alla cerimonia: «La legalità – ha dichiarato don Geremia Acri – è un appendice fondamentale di coscienze civili pulsanti di attivismo democratico ma non il centro per la salvaguardia dell’umanità, del creato, della vita, spesso e volentieri abusata, maltrattata, violentata, ammazzata per pochi danari. Il punto decisivo è l’incontro con l’umanità, scartata, abbandonata, disoccupata, malata, drogata, è lì che facciamo esperienza e conoscenza di ingiustizie di ogni genere create, legittimate e garantite da abusi di potere e irresponsabilità da parte di Istituzioni, Politici, Magistrati, Dirigenti, Vescovi, Preti e Cardinali.

Il verbo potere è un verbo servile, che nella grammatica italiana ha la funzione di “servire” o aiutare altri verbi, ciò indica la condizione stessa di chi esercita il governo, di qualsivoglia attività pubblica o ecclesiastica, con la capacità di assumere attitudini umane e saldamente morali, per andare incontro ad obblighi di ufficio, che devono assicurare il bene comune, la dignità delle persone.

Come comunità abbiamo bisogno di recuperare l’arte del governo, di saper amministrare e dirigere con dedizione e professionalità, sfrontando il mal affare, il malcostume, la corruzione e la delinquenza, con protagonismo civile e democratico assumendoci responsabilità e non delegando il capo di turno, per lo sbaglio o al Dio tappabuchi per l’assenza.

Solo nel ri-mettere al centro l’umanità e la sua complessità, e ri-scattare il significato di potere e di governo possiamo ri-scoprire le nostre origini culturali, che hanno reso l’Italia e la sua Costituzione il più Bel Paese del mondo».

In evidenza dunque la Puglia impegnata nell’accoglienza dei migranti provenienti dall’Africa e nel contrasto a ogni forma di sfruttamento, come il caporalato, piaga che coinvolge cittadini stranieri e braccianti italiani. Oltre a don Geremia, la nostra Regione è stata rappresentata anche da Rosa Vaglio, dell’associazione “Diritti a sud” di Nardò, in provincia di Lecce. Per i Sindaci di Ruvo, Pasquale Chiedo, e i suoi colleghi Francesco Miglio di San Severo, Francesco Tavaglione di Peschici e Nicola Gemmato di Terlizzi viene premiata la costante azione per la legalità che ostacola l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’esercizio amministrativo; motivo per il quale hanno recentemente subìto intimidazioni e attentati che hanno causato la distruzione di alcuni loro beni.

Menzione inoltre per il Comune di Canosa di Puglia, nella persona del primo cittadino Ernesto La Salvia, che si appresta a intitolare alcune strade della città alle vittime di mafia: Rosario Angelo Livatino, Emanuela Loy, Peppino Impastato, Pio La Torre, Giorgio Boris Giuliano e Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Gli altri pugliesi premiati saranno Francesco Bretone, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia presso il Tribunale di Bari; il questore di Bari Carmine Esposito; Nicola D’Alessandro, comandante regionale allievi della Guardia di Finanza di Bari, alla guida dell’operazione denominata “Gold plastic”, legata al traffico transnazionale di rifiuti speciali italiani nel sud-est asiatico, in particolare in Cina; l’ingegner Andrea Pugliese, consulente in materia di reati ambientali e ausiliario di polizia giudiziaria dell’Agenzia delle dogane; ed Enzo Cripezzi, responsabile Lipu (Lega italiana protezione uccelli) di Puglia e Basilicata.

sabato 8 Aprile 2017

(modifica il 3 Agosto 2022, 20:30)

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