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Aneddoti per riflettere: «La domenica i profiteroles li compriamo al bar e non li vogliamo regalati»

La Redazione
Ritorniamo a parlare delle deiezioni canine abbandonate con alcune considerazioni di ordine più generale. Un lettore ci racconta un episodio di domenica scorsa
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Una denuncia in toni diversi dal solito, molto sarcastica: un nostro lettore, infatti, ha assistito domenica mattina a due episodi simili tra di loro e vuole raccontare una storia con una morale legata ai concetti basilari di civiltà e cittadinanza.

«No, questa
non dovete perdervela!

Quello che
leggerete, succede sistematicamente in tutto il mondo, in tutte le città
piccole, grandi, famose o no. Si manifesta puntualmente alle prime ore del
giorno, verso la metà della giornata e la sera prima di andare a dormire.

Andria,
domenica mattina fra le 8:00 e le 9:00, Monumento ai Caduti, ma sicuramente
anche in tutte le vie limitrofe e soprattutto lungo il marciapiede che
costeggia la linea ferroviaria ed anche in tutto il resto della città. Si
passeggia con il proprio cane per aiutarlo ad espletare i suoi bisogni.

Ed ecco il
primo, uno dei tanti, volto anonimo, chi è? Boh, non ci interessa, il cagnolino
scarica ciò che il suo amico a 2 zampe gli ha rifilato il giorno prima e
attendiamo fiduciosi che faccia il suo dovere “igienico” di pulizia. Macché
nonostante redarguito, fa spallucce e va via. E che fare, questi sono i nostri
concittadini.

Ma sul
secondo riponiamo le nostre speranze. Aspetto intelligente, non anonimo viso
conosciuto. Cavolo, è il Dottor tal dei tali che lavora in ospedale! Anche lui
con il suo fido amico. Stesse dinamiche, essendo domenica scarico abbondante di
profiteroles, e via anche questo.

Ma
richiamato costui al suo dovere, la sua risposta è degna del suo grado di
cultura con offesa verso tutti. Ed ecco la ciliegina sui profiteroles, forse
abbagliato dal mio anello al naso: «Vengo
a prenderla più tardi…»,
allontanandosi
beota e soddisfatto della sua risposta degna di premio Nobel.

Ora, io e
tutti quelli che si ostinano a migliore questa “città” (possiamo chiamarla
città???) ci domandiamo: “Ma chi ci controlla che fa?”. I bilanci comunali ci
dicono che siamo in rosso, ma non si rendono conto, sindaco, assessori,
consiglieri, vigili urbani, ecc…… che noi viviamo in una meravigliosa città
dove opportunità di fare cassa sono molteplici e legali? Basta applicare le
leggi che ci sono, senza pietà alcuna verso tutti, ed ecco che i soldi spuntano
come fiori. Deiezioni animali abbandonate, rifiuti volanti, scontrini, cicche
di sigarette, sputi e imbratto della cosa pubblica e via dicendo “producono
soldoni”. Ci sono leggi che loro conoscono che producono sanzioni e di seguito
soldi per le casse comunali per darci strade migliori, asili, occupazione,
lavoro, cestini per i rifiuti e tanto ancora. Purtroppo, per ottenere questi
risultati dobbiamo ritornare ad essere educati con questi metodi un po’
punitivi come farebbe un buon padre di famiglia. Mi auguro che questa gente
legga l’articolo, lo capisca e si attivi per noi e dare senso allo stipendio
che eroghiamo puntualmente nei loro confronti con le nostre tasse.

Ps.
Vogliamo ricordare all’anonimo bipede e soprattutto al Dottore e ai
concittadini tutti, che noi amici dei cani e animali in genere di solito la
domenica i profiteroles li compriamo al bar e non li vogliamo regalati da
nessuno. Grazie».

Ai lettori ogni ulteriore considerazione.

martedì 24 Ottobre 2017

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Leonardo Matera
Leonardo Matera
6 anni fa

Perché non indicare il nome del dottore, così da poterlo segnalare all'Accademia della Cacca?

DOMENICO RUTA
DOMENICO RUTA
6 anni fa

Detto ciò?

savino
savino
6 anni fa

grande articolo, la civiltà per molti è un optional.

Pasquale lovergine
Pasquale lovergine
6 anni fa

Nel vige il buonsenso ecco il menefreghismo assoluto.. sia del dottore che ha studiato sia dall 'ignorante che ignora ,quindi a qst punto ,meglio creare una nuova figura professionale lavorativa, ossia l ' addetto alla pulizia quotidiana di escrementi animali e “umani ” dalle strade e marciapiedi.