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Questione mensa, Uil: «Inaccettabile il silenzio del Comune, pronti a mobilitarci»

La Redazione
«Nonostante le tante richieste, il Comune di Andria non fornisce alcuna risposta ai sindacati e alle famiglie penalizzate dalla riduzione del servizio mensa»
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«Nonostante le pubbliche esternazioni nettamente contrarie alla delibera e le richieste ufficiali di incontro inviate a sindaco, assessore e commissione competente, dal Comune di Andria non arriva alcun segnale. Sintomo, evidentemente, che si vuole perseguire cocciutamente una strada pericolosa e dannosa. Una scelta incomprensibile, che contrasteremo con ogni mezzo e iniziativa di lotta e mobilitazione a nostra disposizione».

Va giù duro Gianni Verga, Segretario generale della UIL Scuola Puglia, il quale ribadisce come «la delibera del Comune di Andria, che prevede l’erogazione del servizio mensa solo per gli asili nido e per la scuole dell’infanzia, sia in netta controtendenza rispetto al lavoro che le organizzazioni sindacali, Uil Scuola in testa, stanno portando avanti con la Regione Puglia per l’ampliamento del tempo pieno. Non accetteremo mezze misure, si taglino le spese inutili ma l’istruzione va garantita al cento per cento. Il fenomeno della dispersione scolastica è sempre più radicato e in espansione sul territorio regionale, così come il precariato, dilagante tra i lavoratori della scuola, con organici ridotti all’osso che costringono docenti, personale ATA e dirigenti scolastici a svolgere il proprio dovere in condizioni limite.

Lavoriamo su tanti tavoli per ricercare soluzioni in tal senso, insistendo sulla necessità di ampliare il tempo pieno. La Puglia, difatti, è al terz’ultimo posto per diffusione del tempo pieno nella scuola primaria e al secondo posto per ricorso al modello a 27 ore (solo 1952 classi, su un totale di 9100, sono a tempo pieno). Ecco perché ci pare inaccettabile che un’istituzione locale, sulla carta la più vicina ai cittadini e alla famiglie, crei le condizioni per un disservizio e per ulteriori tagli del personale, agendo sulla base di teoremi ragionieristici anziché nell’interesse della collettività.

sabato 18 Novembre 2017

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